5 x mille per dare scacco matto al nucleare

Qualche mese fa le nostre case sono state invase da un ingannevole spot pagato dal Forum nucleare Italiano, in cui tramite subdole strategie comunicative, il nucleare veniva spacciato come unica via d’uscita ai problemi del mondo. Ma questo spot osava talmente tanto che il Giurì dell’Autodisciplina pubblicitaria lo ha bloccato in quanto ingannevole, costringendo il Forum a dichiarare la propria posizione filonuclearista, a differenza dell’immagine superpartes che si voleva dare. Un inganno dunque. E un inganno anche piuttosto costoso, visto l’innumerevole numero di passaggi che lo spot ha avuto in televisione.

Purtroppo però è il classico caso in cui al danno si aggiunge la beffa: soci del Forum nuclare italiano sono ENEL, Edison, EDF, Sogin, tutte società che trarranno grande vantaggio da un eventuale ritorno al nucleare in Italia. In particolare, poichè società come Enel ed Edison sono finanziate anche dalle nostre bollette possiamo dire che con i nostri soldi è stata pagata una pubblicità ingannevole finalizzata ad arricchire i soliti noti, proprio mentre il governo lanciava una campagna contro il fotovolotaico, prima enfatizzando il fatto che gli incentivi per il solare provenivano dalle nostre bollette, poi tentando di uccidere il settore delle energie rinnovabili con il decreto Romani (ecco qui la ripartizione dei costi aggiuntivi nella bolletta).

Purtroppo però le bugie di chi diceva che il nucleare è sicuro, sono oggi evidenti a tutti. Insieme a tutte le altre favole che si raccontano sul nucleare, come quella che diversificherebbe la produzione energetica (il nucleare italiano produrrebbe solo il 2% dell’energia usata in Italia), come quella dell’indipendenza energetica (come se l’uranio ci crescesse in giardino), o come quella dell’impossiblità di affidarsi ai combustibili fossili (perchè invece l’uranio è infinito).

Ma soprattutto la favola della favole, quella che vorrebbe farci credere che il nucleare è un’energia pulita. Ebbene le scorie, dove le mettiamo? E si badi, dove le mettiamo non è un modo di dire, è un problema che nessun Paese è stato capace di risolvere, visto che da nessuna parte nel mondo esiste un sito definitivo di stoccaggio delle scorie nucleari.

Il 12 giugno sarà una data importante per il nostro paese: sarà il giorno in cui si andrà a votare per tre referendum ambientali, due sull’acqua pubblica e uno per fermare il nucleare. Sarà il giorno in cui dovremo dire tre volte si, tre volte si all’ambiente, tre volte si a un futuro sostenibile. Sarà una battaglia dura, combattuta contro colossi economici, che come abbiamo visto non si fanno scrupoli a usare la comunicazione in maniera ingannevole. Possiamo vincerla solo con l’aiuto di tutti: per questo ti chiediamo di donare il 5 x mille a Legambiente Padova, scrivendo: C.F. 92109710282. Lo utilizzeremo per combattere il nucleare, facendoci scudo del sole e attaccandolo con il vento.

L’informazione è aspetto cruciale.

Anche mentre la situazione della centrale di Fukushima era incerta e si faceva via via sempre più drammatica, molti hanno tentato di negare che si trattasse di un incidente gravissimo, a minimizzare e a tacciare da "sciacalli" quanti invitano il governo a rimettere in discussione la scelta di tornare al nucleare.

Sul disastro nucleare giapponese si è mentito per giorni (come i sovietici per Cernobyil) e si continua a mentire. Ma si può affidare la propria sicurezza a chi mente? Perciò Legambiente Padova ha deciso di mettere a disposizione il proprio sito www.legambientepadova.it. Raccogliamo filmati, documenti, testimonianze veritiere su quanto sta accadendo a Fukushima, ma anche commenti su come viene tratta la vicenda in Italia. A breve ad esempio censiremo il libro di Alberto Clò che, da una posizione nuclearista, non nega molti aspetti negativi ed irrisolti.

Il popolo della rete è invitato a inviare il materiale interessante a ecopolis@legambientepadova.it

Andrea Ragona, Presidente Legambiente Padova