“Il 13 agosto i giorni di superamento del valore per la protezione della salute umana dall’ozono hanno doppiato il limite massimo annuale sancito per legge, che è di 25 giorni “- dichiara Lucio Passi, responsabile delle politiche antismog di Legambiente Padova. La stazione di rilevamento Arpav della Mandria, rappresentativa della media cittadina, ha infatti registrato 50 giorni di superamenti. Il capoluogo risulta anche il più inquinato della Provincia, 50 giorni contro i 37 registrati a Monselice, i 32 di Este, i 44 del Parco Colli e 41 dell’Alta padovana (S. Giustina).
“La fonte principale dell’ozono, come per il Pm10, è il traffico – continua Passo – quindi l‘ozono si combatte con adeguati provvedimenti per mettere le redini al traffico.
Bene il progetto recentemente illustrato dal neo Assessore Ragona di rendere più controllato l’accesso alla ZTL, ed immotivate le polemiche dei commercianti. Ma servono interventi più incisivi. Mentre aspettiamo il Pums (piano del traffico) ed il nuovo Tram, Legambiente propone quelli che si possono realizzare più rapidamente”.
Ciclabilità. Introdurre il doppio senso di marcia per biciclette nelle vie della ZTL la cosiddetta ciclabilità diffusa. Vanno poi fatte partire le prime delle venti linee della Bicipolitana (elaborato da varie Associazioni tra cui di Legambiente e assunta da Pums) e l’Anello delle Riviere. Quest’ultimo è un percorso circolare, per lunghi tratti già esistente, che passa in prossimità delle mura e delle riviere e che completa ed interseca la Bicipolitana.
Pedonalizzazioni e Aree 30. Va sdoganato il progetto (già pronto) di pedonalizzare via Dante e sbloccare la realizzazione delle zone 30.
“Politica della sosta. E’ fondamentale riorganizzare la politica della sosta, a partire dalla rinuncia dell’ipotesi dell’inutile nuovo mega parcheggio alla Prandina: di park in centro, che non fanno altro che attrarre traffico, ce ne sono fin troppi, mentre mancano ancora diversi parcheggi scambiatori nei punti di accesso a Padova – conclude Passi”.