60 candeline per Medici con l’Africa Cuamm: la prima ong in campo sanitario riconosciuta in Italia, che si spende per il diritto alla salute delle popolazioni più povere ed emarginate dell’Africa, compie 60 anni e festeggia con tutti gli amici e i sostenitori.
L’appuntamento è per il prossimo 3 dicembre, alle ore 20,45, nella Chiesa degli Eremitani, a Padova, con “Lontana da dove”: un evento serale aperto a tutti, che propone un mosaico di generi differenti e contrastanti, come è l’Africa. Ad accompagnare il pubblico in un affascinante viaggio tra il passato, il presente e il futuro del Cuamm saranno gli amici più cari: lo scrittore Paolo Rumiz, il cantautore Niccolò Fabi e molti altri nomi della cultura e dello spettacolo.
A dare il via ai festeggiamenti, lo scorso 11 novembre a Padova, è stato nientemeno che il Capo dello Stato, on. Giorgio Napolitano, che ha presenziato alla cerimonia in onore di Medici con l’Africa Cuamm al Centro culturale San Gaetano e ha incontrato i volontari, i medici, gli amici di questa ong. Forte e deciso il suo monito al dovere “inderogabile” della solidarietà: «l’imperativo della solidarietà, è uno dei fondamenti della Costituzione repubblicana e quindi del patto che ci lega come italiani. Si usa il termine “inderogabili” doveri di solidarietà. Ebbene, dal momento che si è parlato anche di quello che stiamo e non stiamo facendo come Paese, come Stato italiano, come istituzioni, dobbiamo dire che, quanto a bilancio dello Stato per l’Africa, stiamo derogando da quegli “inderogabili” doveri di solidarietà. Questi che non sono solo doveri di solidarietà all’interno della nostra società, ma doveri di solidarietà verso il resto del mondo», ha affermato.
L’evento ha visto la partecipazione di circa 1.300 persone che si sono strette intorno a Medici con l’Africa Cuamm e a don Luigi Mazzucato, direttore per 53 anni consecutivi, che in quell’occasione ha ricevuto, dall’Università di Padova, la laurea ad honorem in diritti umani.
Le iniziative per i 60 anni propongono inoltre NeraMadre: una mostra-installazione, a ingresso libero, in piazza Cavour, aperta fino al prossimo 20 gennaio. Nata dall’idea creativa di Enrico Bossan e Aldo Cibic, la mostra si propone di rispondere all’emergenza di garantire un accesso sicuro al parto e la cura a madri, neonati e bambini. Un tunnel di luce accoglie i visitatori e li coinvolge lungo un percorso che va dall’esclusione, dalla negazione del diritto alla salute, alla sua ricerca, fino al desiderato conseguimento.
Ma perché non rimangano solo parole, per questi suoi primi 60 anni, Medici con l’Africa Cuamm lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi: “Questa è una foto di guerra” per l’accesso gratuito al parto e la cura del neonato. Ogni anno in Africa 4,5 milioni di bambini sotto i 5 anni e 265 mila madri muoiono. Sono le cifre di uno sterminio di massa. Eppure gran parte di queste morti sono legate alla gravidanza e al parto e potrebbero essere evitate.
L’obiettivo, ambizioso ma realizzabile con l’aiuto di tutti, è di assicurare gratuitamente parti assistiti in condizioni normali, ma anche complicate, garantendo tutti i servizi sanitari di base legati alla sopravvivenza della mamma e del bambino, compreso il parto cesareo, se necessario. Cosa banale per il nostro mondo, ma ancora un miraggio per gran parte dell’Africa.
Info: www.mediciconlafrica.org
CUAMM