“CRIMINALI SONO IL CAVALCAVIA E LA MOLE DI TRAFFICO”
Legambiente difende i ciclisti di Chiesanuova

 

Che il cavalcavia Chiesanuova rappresenti un serio pericolo per i ciclisti è noto da tempo.
Legambiente lo annunciò già nel 2004 quando con la Campagna a Ruota Libera raccolse undicimila firme per chiedere la messa in sicurezza di quello e di altri punti pericolosi di Padova. Lo aveva ribadito appena qualche mese fa in un dossier che riconosceva lo sforzo del Comune nella realizzazione di piste e attraversamenti ciclabili a favore delle biciclette ma che al contempo tornava a segnalare punti, come questo, dove bisognava ancora intervenire in maniera adeguata.
Legambiente non accetta quindi le accuse di “ciclisti pirati” a Chiesanuova.

“Se con tremila persone al giorno che attraversano quel Cavalcavia in bicicletta gli incidenti gravi non sono all’ordine del giorno è solo perché i ciclisti si danno il loro bel da fare a salvare la pelle in una strada che assomiglia molto più ad una tangenziale ad alto scorrimento che ad una via nel cuore di uno dei più popolosi quartieri cittadini” replica quindi Sandro Ginestri dell’associazione ambientalista “il vero problema non è certo quindi il comportamento dei ciclisti ma un cavalcavia dove non ci sono misure necessarie per rallentare auto e camion e metterli in guardia sugli attraversamenti della pista ciclabile ed una mole di traffico inaccettabile per una strada interna alla città. Quando il ciclista si ferma allo stop sulla rampa in fase di ripartenza ha una velocità infinitamente inferiore a quello di auto o camion  per cui senza interventi per diminuire le velocità di chi entra o esce dalla tangenziale l’intersezione continuerà ad essere pericolosa.
Abbiamo delle proposte da fare per la messa in sicurezza del Cavalcavia, ci stiamo confrontando con il comitato spontaneo di via Chiesanuova ed abbiamo chiesto l’ennesimo incontro all’assessore Ivo Rossi.
Le soluzioni che suggeriamo a nostro parere potrebbero anche servire in un secondo momento a risolvere l’annoso problema degli stop nella pista ciclabile lungo la via che il Comune ha adottato in via straordinaria proprio perché le auto in quella strada tengono un comportamento da tangenziale. Con questo non vogliamo certo negare il forte impegno che l’amministrazione sta mettendo negli interventi a favore della ciclabilità ma visto che il lavoro da fare è ancora molto crediamo che il confronto con associazioni e cittadini possa essere un valido supporto per il Comune.”