Alla Guizza esiste un’alternativa alla strada alternativa

Nell’ambito delle modifiche alla viabilità legate all’introduzione del Metrotram e più in generale nell’ambito degli interventi tesi a modificare l’assetto del quartiere Guizza, assumono un ruolo fondamentale le decisioni che saranno prese in riferimento alla cosiddetta “strada alternativa a Via Guizza”.
Si tratta di una strada che, partendo dalla Conselvana all’altezza del parcheggio scambiatore, corre con un percorso sostanzialmente rettilineo sul lato ovest del quartiere, ai margini dell’abitato, per confluire sulla statale Adriatica in corrispondenza allo snodo del Bassanello.
La strada era già stata pensata dall’urbanista Piccinato per consentire l’ingresso in città alle macchine provenienti dalla Conselvana senza farle attraversare l’abitato della Guizza. Il contesto urbanistico e di mobilità in cui si operava era tuttavia molto diverso dall’attuale. La necessità della realizzazione di tale strada è stata ultimamente sostenuta anche in relazione all’introduzione del Metrotram, quale mezzo per togliere traffico da Via Guizza e diminuire così i possibili intralci al passaggio del Metrotram.
Pur comprendendo tali ragioni, come “Comitato Parco Guizza e Salvaguardia del Verde” abbiamo sempre sostenuto che vi sono altre alternative praticabili per raggiungere tali scopi, che gli svantaggi della strada alternativa sono assai superiori ai vantaggi della stessa, e che la suddetta strada è per certi aspetti in contrasto con gli obiettivi stessi dell’Amministrazione.
Sottolineamo infatti che:
a) esiste già un’alternativa praticabile all’utilizzo di via Guizza per raggiungere il centro, da parte di chi proviene dalla Conselvana: si tratta di imboccare la tangenziale, che non esisteva ai tempi di Piccinato, e portarsi o sulla statale Adriatica per raggiungere poi il ponte del Bassanello o, meglio, per portarsi verso altri ingressi in città, visto che il nodo del Bassanello sarà un punto assai critico;
b) la strada alternativa, innestandosi proprio all’altezza del parcheggio scambiatore (capolinea del metrotram) e portando con un percorso lineare al ponte del Bassanello, fornisce un’appetibile scorciatoia per raggiungere il centro in macchina: ciò contrasta nettamente con l’obiettivo perseguito dall’Amministrazione di incentivare al massimo l’utilizzo del parcheggio scambiatore per lasciare il mezzo privato e prendere quello pubblico;
c) convogliare attraverso la strada alternativa le auto dalla Conselvana verso il ponte del Bassanello è in contrasto con l’obiettivo perseguito dall’amministrazione di diminuire il traffico sul ponte, in modo da non intralciare il passaggio del Metrotram. Va sottolineato infatti che il Bassanello sarà un vero collo di bottiglia: sul ponte si assommano già ben tre direttrici di traffico (da Conselve-Albignasego, da Este-Monselice, da Montegrotto-Abano) e per far circolare il metrotram le corsie per le auto si ridurranno a due, rispetto alle quattro attuali;
d) presso l’lpercity è in fase di costruzione una nuova area commerciale estremamente grande, che diventerà un forte polo di attrazione. La strada alternativa così com’è progettata permetterebbe a chi proviene dalla Conselvana di accedere direttamente al nuovo centro commerciale invece di utilizzare più propriamente la tangenziale e la statale adriatica. In questo caso non verrebbe dirottato sulla strada alternativa del traffico che altrimenti andrebbe su via Guizza, ma verrebbe convogliato sulla strada alternativa un traffico che non ha nulla a che fare con la Guizza;
e) una strada a forte traffico separerebbe il futuro parco della Guizza (tra via Modigliani e il lato ovest del quartiere, a nord della palestra di via Gozzano) dal quartiere e, visto l’elevato flusso veicolare che la percorrerebbe, comprometterebbe il valore del suddetto parco.
Tali perplessità sono stata manifestate anche dalla maggioranza dei cittadini che hanno partecipato al “Laboratorio Guizza”, attivato dall’Assessorato alla Partecipazione e condotto dalla Cooperativa L’Ombrello.
Partendo dal principio condiviso nel laboratorio che la strada alternativa non dovrà assolutamente essere una strada veloce e ad elevato flusso per il traffico improprio di attraversamento, si possono prevedere diverse alternative:
a) non realizzare la strada alternativa e utilizzare invece la tangenziale, evitando così di costruire una ulteriore strada che presenta numerose controindicazioni
b) modificare in modo significativo il tracciato della strada alternativa, rendendolo più tortuoso e nello stesso tempo raccordandolo alla viabilità già esistente del Comune di Albignasego. Questa ipotesi vede la futura strada alternativa non come una strada di attraversamento veloce, ma come una strada di quartiere, con un percorso che, all’altezza delle strutture del Petrarca Rugby, si distacca da quello attualmente progettato per inserirsi a T su via Modigliani in territorio di Albignasego. In questo modo si andrebbe a interferire in modo più marginale con il futuro parco, anche se si convoglierebbe comunque il traffico sul ponte del Bassanello.
c) Modificare il tracciato attualmente previsto ma in modo meno drastico, introducendo tutta una serie di misure (piccole curve, rallentatori, restringimenti, disposizioni sulla circolazione) di dissuasione del traffico, in modo da rendere la strada scarsamente appetibile al traffico di attraversamento e trasformandola invece in una strada di tipo residenziale, che riconnetta i nuovi edifici che stanno sorgendo nell’area Peep a sud del quartiere e che sia meno in contrasto con il futuro parco (grazie al minor flusso di traffico su di essa).
Alla luce di queste considerazioni riteniamo fondamentale che l’Amministrazione e le diverse forze politiche approfondiscano con attenzione i pro e i contro della strada alternativa, e tenendo conto delle indicazioni emerse dal Laboratorio Guizza procedano in tempi brevi ad una revisione critica del progetto di tale strada, evitando di realizzare un’opera che, così come è stata pensata, richiede risorse economiche ma potrebbe rivelarsi non così vantaggiosa per il quartiere e la città.

Franco Zardini, Comitato Parco Guizza e Salvaguardia del Verde