Con un comunicato stampa oggi l’ Arpav “precisa che il Direttore Generale di ARPAV dott.Paolo Cadrobbi ha svolto nell’incontro (di ieri) il ruolo di moderatore e non ha rilasciato dichiarazioni relative alla non nocività dell’inquinamento atmosferico. ARPAV ribadisce il proprio ruolo tecnico-scientifico e ritiene controproducente e antistorico negare alla ricerca scientifica il compito di studiare a fondo tali fenomeni.”
Legambiente veneto prende atto con soddisfazione della retromarcia del Direttore di Arpav, che più volte, in passato aveva rilasciato ai mezzi di comunicazione affermazioni tendenti a non comprovare la relazione tra inquinamento atmosferico e danni alla salute.
“Con questo comunicato – commenta Lucio Passi di Legambiente Veneto- Cadrobbi fa retromarcia. Non lo avrebbe fatto se associazioni e cittadini non avessero reagito prontamente, impedendo distorsioni nell’informazione. Legambiente ritiene fondamentale che la ricerca sull’inquinamento sia intensificata, ma questo non può essere la scusa di Cadrobbi per negare le acquisizioni fin qui accertate dalla ricerca medica: di inquinamento ci sia ammala e purtroppo si muore.”