Assessore Bicciato: occorrono interventi strutturali e una vera cultura ambientale

Hai visto? Il piano di risparmio energetico del Comune di Padova è pubblicato nel sito di Dario Fo candidato sindaco di Milano (“Come si fa realmente ad affrontare il tema inquinamento e risparmio energetico nonché economico? Il progetto della famiglia FO è già applicabile, lo stanno realizzando con successo a Padova”). L’assessore Francesco Bicciato anticipa qualsiasi domanda, soddisfatto del riconoscimento e aggiunge: “L’amministrazione comunale vuole essere traino per lo sviluppo di una concezione che faccia del risparmio energetico e della difesa dell’ambiente uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini, dare impulso all’economia e valorizzare la bellezza della città e crediamo che il miglior modo di convincere i cittadini sia dimostrare praticamente quanto è possibile risparmiare”.
Quali sono gli elementi su cui hai puntato nell’ultimo anno?
“Oltre al piano di risparmio energetico abbiamo realizzato il regolamento per la tutela dei diritti degli animali, l’applicazione del regolamento delle linee telefoniche con una radicale limitazione, abbiamo avviato una ventina di attività con Agenda 21 con un buon esito per i parchi e difficoltà sul Pat, l’apertura dello sportello per l’assistenza e tutela degli infortuni sul lavoro, il declassamento dell’Allegri”.
E sul versante dei parchi?
“Al Basso Isonzo stiamo trattando per l’acquisizione delle aree e siamo a 120mila metri su 240.000, mentre stiamo mettendo mano ai primi stralci del Gozzano che ha vocazione sportiva e quello dei Salici con gli orti comunitari. Al Basso Isonzo dobbiamo affrontare i ricorsi all’urbanistica dei proprietari più importanti perché i parametri di edificazione sono considerati troppo bassi, ma il progetto va avanti”.
Come giudichi la vicenda delle targhe alterne?
“Il rapporto con l’assessore provinciale Marcato e con i comuni dell’area metropolitana sono positivi mentre le difficoltà più evidenti sono nei rapporti con l’Alta e la Bassa dove la coscienza ambientale risulta scarsa. Le vicende del tavolo di zona lo confermano”.
Come ti rapporti con le associazioni e in particolare con Legambiente?
“L’associazionismo è il mio mondo di provenienza e la coscienza ambientalista viene da Legambiente. Sono emanazione della società civile e da quando sono diventato assessore le motivazioni non sono cambiate. E’ cambiato il ruolo perché rispondo a tutti i cittadini, ma affermo l’imprinting con orgoglio. Il mio obiettivo è di mantenere il legame senza che questo vada a influire in maniera sbilanciata sull’amministrazione perché non rispondo solo al mio mondo di riferimento, ma a tutti”.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Intendo insistere sul risparmio energetico e sull’utilizzo delle energie rinnovabile; arrivare alla riduzione del PM10 adottando misure strutturali quali il potenziamento del trasporto pubblico; intervenire sulle aree periferiche con interventi puntuali per sostenere la qualità della vita nelle periferie; cambiare la cultura ambientale attuando campagne di sensibilizzazione insieme all’associazionismo”.

dg