L’atteggiamento della Regione, che non ha ancora comunicato quanto verserà ai Comuni per il trasporto pubblico, è vergognoso. Così Legambiente Padova, dopo l’annuncio da parte del Comune di essere costretto ad aumentare i biglietti per i tagli imposti dalla Regione.
Secondo Legambiente il danno per la collettività è doppio, perché si costringono anche le Aziende di trasporto pubblico a lavorare al buio. E viste le politiche regionali un aumento ulteriore rischia di essere l’unica strada per non lasciare a casa dipendenti o tagliare un numero eccessivo di corse.
A essere colpiti dalla crisi del trasporto pubblico sarà l’ambiente, per l’inevitabile aumento di traffico e smog che ne conseguirà, e le fasce più deboli.
Hanno proprio un bel coraggio in Regione a dichiararsi vicini ai ceti popolari, quando poi effettuano queste scelte, andando a tagliare sui servizi minimi per i cittadini. Però i soldi per le grandi opere, per le cattedrali nel deserto, non mancano mai.
Per limitare i danni serve che l’amministrazione comunale di concerto con i comuni limitrofi, appronti una nuova politica della mobilità che punti ad incentivare chi sceglie i mezzi pubblici, o chi fa il car pooling (almeno in tre in auto), recuperando fondi da una tariffazione a carico di chi utilizza troppo l’auto, in particolare quelle più inquinanti o energivore.