Via Chiesanuova. Precedenza alle bici.
Negli ultimi anni via Chiesanuova è sempre stata nei primi posti della classifica cittadina per il numero di incidenti con biciclette coinvolte. Di recente il Comune è intervenuto per mettere in sicurezza i due punti più pericolosi, con prolungamento della pista e attraversamento rialzato sul ponte delle Brentelle, ed una complessa riorganizzazione delle intersezioni sulle rampe del Cavalcavia dopo l’ultimo tragico incidente mortale avvenuto l’autunno scorso.
Resta però vivo il problema delle precedenze negli attraversamenti ciclo-pedonali che, contrariamente a quanto previsto dal codice della strada, vengono date alle auto anziché ai ciclisti. La decisione del Comune, pur comprensibile vista la pericolosità di detti attraversamenti, non ha risolto il problema della sicurezza anzi, ha introdotto un fattore incertezza in ciclisti ed automobilisti, che ha portato ad un aumento del numero di incidenti con biciclette coinvolte: 18 incidenti nel 2007 contro la media di 11 incidenti annui degli anni precedenti
Legambiente propone così di sfruttare l’occasione offerta dal Promix -finanziamento per la risistemazione della viabilità già destinato a Via Chiesanuova- per modificare lo scorrimento delle auto nella via e poter così dare la giusta precedenza ai ciclisti.
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Via Tommaseo. Più spazio ai ciclisti
Quasi un migliaio di coraggiosi ciclisti percorre ogni giorno via Tommaseo, diretto verso gli istituti universitari di via Venezia, il tribunale o l’area direzionale di Padova est. Dalla stazione ferroviaria alla Fiera manca però un percorso ciclabile e così ogni giorno è battaglia per ritagliarsi uno spazio tra il traffico di una delle arterie più congestionate di Padova. Quattro corsie dedicate alle auto, nessuna pista per le biciclette!
Percorrendo la strada verso la stazione nelle ore di punta, si possono vedere ciclisti bloccati nel traffico e avvolti nei gas di scarico, in paziente attesa che la coda di auto riprenda la sua singhiozzante corsa per poter ripartire. Legambiente avanza la proposta di “sacrificare” una delle quattro corsie dedicate alle auto -scarsamente utilizzate nel primo tratto le due corsie in direzione Stanga- per poter realizzare una pista ciclabile bidirezionale sul lato del Tempio della Pace, collegando così la pista ciclabile di via Venezia, che si interrompe poco prima degli istituti universitari (ex-Fiat), con la stazione ferroviaria.
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Aderisci anche tu alla petizione per chiedere all’amministrazione comunale di proseguire con ancora maggior decisione nella realizzazione e messa in sicurezza delle piste ciclabili a Padova. Fai sentire la tua voce sul forum del Mattino.
Sandro Ginestri