BALLOTTAGGIO PADOVA HA VOGLIA DI CAMBIARE I DUE CANDIDATI, UNA VOLTA PER TUTTE, DIANO RISPOSTE DEFINITIVE ED UNIVOCHE

Padova ha voglia di cambiare. Lo dimostra lo stringente testa a testa al primo turno tra Bitonci e Rossi: il Sindaco uscente perde, rispetto al risultato del PD alle europee 8 punti e rispetto al piazzamento di Zanonato al primo round del 2009  ben 12 punti. C’è poi l’irrompere sulla scena di una lista civica locale, Padova2020, nata solo sei mesi fa, che grazie al metodo partecipativo dal basso arriva al 10 %. E poi va sottolineato l’affermarsi di Candidati, in diverse colazioni, che rivendicano esplicitamente le battaglie ambientaliste dell’ultimo quinquennio… Questo ed altro spiegano il voto nettamente in controtendenza con quello nazionale e ci dicono che Padova è insofferente ed ha veramente voglia di cambiare gli obiettivi e le modalità di governo: così l’analisi del voto da parte dalla Segreteria di  Legambiente Padova.

E’ arrivato momento della verità per i candidati al ballottaggio – spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – e per le forze che si apparenteranno con loro. E’ arrivata l’ora di rispondere con chiarezza, senza se e senza ma, alle richieste di trasformare padova in una città sostenibile. Non è scontato il voto per l’uno o per l’altro per obsolete appartenenze destra/sinistra. Le decisioni verranno prese di fronte ad impegni definitivi.Ovvero:

· Taglio radicale della cementificazione e del consumo di suolo, attraverso una variante urbanistica, alla sbagliata, eccessiva e dannosa possibilità di edificare ancora in città prevista dal Piano Regolatore e dal Pat, per salvaguardare i cunei verdi cittadini.

· Realizzazione del Parco agro paesaggistico tra la Brenta e il Bacchiglione, per rilanciare la green economy legata alle risorse naturali e culturali del territorio.

· Collocazione definitiva dell’auditorium all’ex Tesoreria e trasformazione a verde dell’area di Piazzale Boschetti.

· Far decidere ai cittadini, attraverso reali processi partecipativi,  se fare o no il nuovo ospedale

· Priorità al restauro del castello Carrarese e restituzione alla città delle ex caserme Prandina e Romagnoli, recuperando gli edifici esistenti e salvaguardandone le aree verdi.

· Aprire un confronto partecipato sulla fusione APS-SITA, finalizzata ad aumentare frequenza e linee del trasporto pubblico, e le corsie preferenziali. Aprire la discussione con la città sull’istituzione dell’area di mobilità sostenibile all’interno delle tangenziali, che promuova trasporto pubblico e ciclabilità, diminuendo accessi e velocità delle auto.

· Completamento dell’idrovia Padova-Mare, non solo come canale contro le piene ma anche per il trasporto merci, abbandonando invece la camionabile. osì inutili.

· Coinvolgere con misure concrete di integrazione, oltre ai padovani anche i lavoratori immigrati  (anche attraverso il voto amministrativo) nello sviluppo della città basato su questi punti di forza.

· Ultima ma non ultima: sancire, con uno stingente regalmente comunale, la modalità partecipative dei cittadini per condividere le grandi scelte riguardanti lo sviluppo della città.