"I Comuni che non aderiscono al blocco della pianura Padana di domenica 25 febbraio mimano lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia". Così Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova – sulla defezione di circa 80 comuni in provincia. "Fingono di non sapere di essere inquinati tanto quanto il capoluogo. Ma questa verità è stata dimostrata da Arpav e da Legambiente in tutte le salse, con varie campagne di monitoraggio. Se non bastasse lo dimostrano ancora una volta i dati riportati nella tabella sottostante."
Infatti Legambiente dispone di un metodo di elaborazione statistica informatizzato e affidabile che, utilizzando le campagne di misura del PM10 con stazioni mobili condotte dall’ARPAV negli anni scorsi, messe in relazione con misure contemporanee dalle centraline fisse nel capoluogo, oggi permette in qualsiasi momento di ricavare automaticamente una stima estremamente affidabile della concentrazione di PM10 in un dato Comune a partire dalla concentrazione rilevata nella stazione fissa a Padova. Siamo in grado perciò di stimare l´inquinamento in 35 comuni del padovano. E tutti risultano inquinati oltre il limite di legge.
"Non c’è dubbio – continua Legambiente – che il successo delle politiche anti inquinamento passa oggi anche per il buon successo della domenica senz’auto del 25 febbraio nelle nostre regioni del nord Italia. I comuni che si tirano fuori denotano un grave senso di irresponsabilità. Certo il primo responsabile è la Regione, che al contrario della Lombardia, non ha ordinato lei stessa il blocco.
Con il 25 abbiamo un´occasione unica per chiedere di attuare politiche coordinate di risanamento dell’aria e di minore dipendenza dai combustibili fossili in tutte le nostre regioni, tra le più inquinate e consumatrici di energia del mondo intero.
Bisogna far fronte comune per ottenere risorse per la mobilità sostenibile: potenziamento dei trasporti pubblici per il trasporto passeggeri sulla breve distanza e sul trasferimento modale (ferrovia) per passeggeri e merci sulla lunga distanza. Serve poi potenziare le piattaforme logistiche per razionalizzare il trasporto merci.
Bisogna spingere affinché il governo approvi il decreto di omologazione dei filtri anti particolato (FAP). La Regione poi deve mettere in cantiere obblighi ed incentivi al loro uso su tutti i veicoli commerciali e per le auto diesel, che sono i maggiori produttori di polveri fini.
INQUINAMENTO DA PM10 A PADOVA E PROVINCIA
omune |
Giorni di superamento del limite negli ultimi 12 mesi |
Comune |
Giorni di superamento del limite negli ultimi 12 mesi |
Rubano |
175 |
Conselve |
163 |
Mestrino |
170 |
Lozzo Atestino |
98 |
Cadoneghe |
140 |
Pernumia |
109 |
Vigonza |
154 |
Battaglia Terme |
119 |
Vigodarzere |
186 |
Due Carrare |
95 |
Borgoricco |
154 |
Montegrotto |
146 |
S. Giorgio in Bosco |
71 |
Maserà |
174 |
Cittadella |
198 |
Polverara |
107 |
S.M. di Lupari |
125 |
Albignasego |
191 |
Boara Pisani |
88 |
Abano |
119 |
Stanghella |
103 |
Ponte San Nicolò |
186 |
Villa Estense |
135 |
Saonara |
156 |
Pozzonovo |
88 |
Rovolon |
114 |
Bagnoli |
88 |
Selvazzano |
164 |
Agna |
95 |
Saccolongo |
105 |
Monselice |
125 |
Baone |
91 |
Este |
175 |
Padova |
151 |
S. Pietro Viminario |
73 |
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Limite di legge DMA60/02: In un anno non possono essere più di 35 i giorni in cui si superano 50 microgammi per metrocubo aria:
Elaborazione e stime di Legambiente su campagne di monitoraggio ARPAV.