Bussole nel mare della rete

Spesso si dice che certe informazioni non "passano" sui mezzi d’informazione, e in molti casi è vero. Quando ad esempio si guarda il telegiornale, l’informazione è solo quella – poca – selezionata dalla redazione, e se il TG punta sistematicamente sulla cronaca nera e giudiziaria, quella siamo obbligati a sentire e non verremo mai a conoscenza di altro. Per fortuna esiste almeno un mezzo di informazione in cui le cose sono diverse: Internet. Sappiamo che su Internet si può scegliere cosa leggere: basta collegarsi a un sito piuttosto che un altro. I siti sono tantissimi: è come avere tra le mani un giornale con miliardi di pagine. E tra queste pagine l’informazione che serve c’è tutta.

Va detto che l’abbondanza è un’arma a doppio taglio. Chi ha il tempo di leggere tutte quelle pagine? È assurdo solo pensarlo. Chi ha il tempo di capire quali informazioni sono vere e quali false, visto che si trova scritto tutto e il contrario di tutto? Chi ha tempo di aggregare informazioni parziali provenienti da fonti diverse? Chi ha il tempo anche solo di cercare la notizia che gli interessa nel mare magnum di notizie nuove che escono ogni giorno? Insomma, più "informazioni" ci sono e più è difficile trovare ciò che serve.

Fortunatamente i computer non si limitano a memorizzare le informazioni, ma aiutano anche a cercarle e a visualizzarle in maniera comprensibile. Forse non tutti sanno che Google, società diventata sinonimo di ricerca su Internet (addirittura secndo la definizione di Oxford Dictionaries), ha un progetto dedicato alla visualizzazione delle informazioni chiamato "Google Public Data Explorer" (http://www.google.com/publicdata/). Parlando di ambiente: volete conoscere le emissioni di gas serra dell’Italia? Niente di più facile: basta selezionare la sorgente di dati giusta (ad esempio vedi qui) . Volete confrontare le emissioni dell’Italia con quelle, che so, della Germania? Con un click la repubblica tedesca viene aggiunta al grafico. E le informazioni visualizzate provengono da enti governativi o altre fonti internazionali di chiara fama.

Parlando di emissioni, un altro sito molto significativo è "Footprinted.org" (http://footprinted.org/). Il sito nasce dalla collaborazione di due Università (l’Istituto di Tecnologia svedese e il celebre MIT) con Sourcemap, società specializzata nella fornitura di dati sulla supply chain. Obiettivo del sito è raccogliere e visualizzare informazioni sull’impatto ambientale di prodotti e materie prime: impatto in termini di gas serra, certo, ma anche in termini di acqua, energia e rifiuti. Come per Google, le sorgenti dell’informazione sono selezionate per garantire una certa attendibilità. I rapporti forniti dal sito sono particolareggiati e facilmente comprensibili, grazie a una grafica molto chiara; purtroppo, al momento sono disponibili soltanto per 716 prodotti. Già così, comunque, Footprinted.org permette di rispondere a diverse domande: ad esempio, cosa implica usare il PET per imbottigliare l’acqua? Quanto si risparmia – in termini di emissioni – trasportando le merci con il treno anziché con i camion? E molto altro ancora. La speranza è che le informazioni disponibili in rete crescano, e con esse la qualità di siti come questo.

Esistono molti altri siti per trovare informazioni: alcuni , come zanran.com sono dei veri e propri motori di ricerca (quindi molto scarni), altri hanno un taglio più enciclopedico. Tra questi ultimi bisogna ricordare almeno "The Encyclopedia of Earth" (http://www.eoearth.org/), una sorta di Wikipedia dei temi ambientali con la differenza, rispetto a Wikipedia, che gli articoli sono scritti e revisionati da esperti i cui nomi sono noti, e le fonti scientifiche sono chiaramente indicate. Molti siti non si limitano a fornire informazioni ambientali: lo stesso Public Data Explorer spazia in altri settori. Il consiglio è di prendersi del tempo per esplorare: temi ambientali o no, si possono fare delle scoperte sorprendenti e delle intriganti riflessioni.

Altri link utili: http://www.fermiamoilcarbone.it;

Carlo Fantozzi, Università di Padova e socio Legambiente Padova