"Toc toc. Il vostro vicino suona alla porta e vi chiede se gli cedete un pezzo del vostro salotto in cambio del suo sgabuzzino. Accettereste? Ovviamente no. E invece è proprio questo quello che è successo nello scambio d’area tra Comune di Padova e la parrocchia di Sant’Antonino. Il Comune ha ceduto parte del suo salotto buono (la parte del parco Milcovich più lontana dal nuovo cavalcavia ed abbellita da decine e decine di alberi d’alto fusto) per ricevere in cambio un "cul de sac", un fazzoletto di terra ed erbacce che s’incastra tra le mura del vicino cimitero. Ed oltre al danno la beffa: lì, nello "sgabuzzino", c’è anche una demolizione da fare.
Il salotto serve alla Parrocchia per far sgambettare la squadra di calcio. E così, per la felicità di poche decine di maschietti, tutti gli anziani, le donne, i bambini e le bambine della comunità saranno costretti a passeggiare ai piedi del cavalcavia, a respirare i gas di scarico delle automobili.
La devastazione è già cominciata. Venti grandi alberi sono già stati abbattuti. E così questa primavera e quest’estate i bambini e gli anziani saranno privati dell’unica area verde presente nel lato Est dell’Arcella.
Chiediamo alla parrocchia di rinunciare all’avidità delle attività immobiliari e di pensare veramente ai parrocchiani. I parrocchiani non sono quelle poche decine che pagano per giocare a calcio, ma sono le centinaia e centinaia di anime che vivono nel quartiere: sono i vecchi che passeggiano all’ombra dei grandi alberi nella calura dell’estate; sono i ragazzi innamorati che si baciano nascosti nel verde; sono le bambine che giocano "mamma casetta" con le foglie e coi sassi…"
Massimo Grassi