“CASSONETTO SELVAGGIO” DA’ I VOTI ALLA PULIZIA DELLE VIE
Ancora un mese per partecipare

 

I cittadini che stanno partecipando all’operazione cassonetto selvaggio hanno promosso a pieni voti, sia per la pulizia delle strade che per il corretto conferimento dei rifiuti, via S. Maria Assunta, via Sorio e via Salerno, mentre risultano irrimediabilmente bocciate via dei Menabuoi, via Selvatico e Via Matteotti.

“Questi alcuni dei casi più evidenti che si potranno leggere nella “classifica” delle vie cittadine messe ai raggi x per quanto concerna raccolta rifiuti e pulizia – spiega Devis Casetta di Legambiente, responsabile dell’iniziativa cassonetto selvaggio promossa da Legambiente in collaborazione con l’Assessorato all’ Ambiente del Comune di Padova. Sono già un centinaio le vie fino ad ora inserite nel data base dal paziente lavoro di Cristina Morosato e di altri volontari dell’Associazione, ma sono di molti di più i cittadini che hanno risposto al questionario. Le risposte pervenute entro luglio ci dicono che per un 45% dei padovani ci sono troppi rifiuti fuori dalle campane della raccolta differenziata, problema che si ferma al 36% nel caso dei cassonetti, e la pulizia delle strade che viene giudicata insufficiente solo dal 31% di chi ha compilato la scheda. I cittadini invece manifestano in maggioranza un giudizio positivo invece per la vicinanza e l’accessibilità dei cassonetti.

 

Il “censimento popolare” della pulizia della città e della gestione del servizio di raccolta rifiuti continuerà ancora per tutto agosto. Per partecipare basta compilare il questionario sul sito internet di Legambiente Padova. Clicca qui http://www.legambientepadova.it/cassonetto/cassonetto. Chi non avesse internet può telefonare al numero di Legambiente 049 8561212, per richiedere l’invio gratuito  per posta del questionario.

 

Il 24 settembre, in occasione di Puliamo il Mondo, la giornata mondiale del volontariato ambientale dedicata alla pulizia di aree degradate, saranno presentati i dati definitivi.

 

“Dalla lettura dei commenti associati ai giudizi espressi dai padovani nelle schede – conclude Casetta –  emergono situazioni singolari. Le denunce riguardano soprattutto l’abbandono di rifiuti fuori dalle campane. L’elenco di quello che si può trovare abbandonato è lunghissimo: cerchioni, bici, sedie, divani, plafoniere, TV, giocattoli, porte, armadi e materassi, fino a i 17 sacchetti di immondizia segnalati in C.so Milano. Alcune situazioni si manifestano in maniera cronica nonostante le ripetute segnalazioni ad ACEGAS-APS, come in via Pullè a Ponterotto, o in via Musatti oppure in via dei Menabuoi all’Arcella. Emerge la necessità di un deciso richiamo ad ACEGAS-APS da parte del Comune,  ma anche quella di rilanciare una forte campagna di informazione sulla corretta modalità di conferimento dei rifiuti, in primis la differenziazione del secco dall’umido, pratica che non sembra essere molto rispettata in città. E perché non sperimentare sistemi di raccolta differenziata spinta, compatibili con la struttura fortemente urbanizzata di Padova?”