Da un decennio è in corso il dibattito sul rischio di tumori alla testa dovuto all’uso di telefoni mobili (cellulari e cordless): da un lato i ricercatori che riconoscono la validità di studi importanti come quelli di Lennart Hardell al Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Universitario di Orebro in Svezia, che ha documentato un incremento rilevante del rischio di tumori alla testa (cervello e nervo acustico) in soggetti lungamente esposti; dall’altro quanti fanno proprie le conclusioni tutto sommato rassicuranti del Progetto Interphone che ha coinvolto ricercatori di 13 Paesi.
Un contributo decisivo alla soluzione di questo importante dilemma sanitario è venuto dal lavoro, di imminente pubblicazione sulla autorevole rivista scientifica “Environmental Health”, realizzato da una équipe di ricercatori tra i quali un ruolo fondamentale spetta ai padovani Prof. Angelo Levis, già Ordinario di Mutagenesi Ambientale e Direttore del Dipartimento di Biologia – ben conosciuto per la sua attività di studioso e divulgatore delle problematiche dell’elettrosmog – Prof. Spiridione Garbisa, Ordinario di Istologia presso il Dip. di Scienze Biomediche Sperimentali – noto per i suoi studi sui meccanismi di cancerogenesi e anti-cancerogenesi – e Dott.ssa Nadia Minicucci Ricercatrice dell’ Ist. di Neuroscienze del CNR – epidemiologa e statistica di valore – con il contributo del Dott. Valerio Gennaro, Epidemiologo dell’Ist. Nazionale Tumori di Genova e del Dott. Paolo Ricci, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico di Mantova. (…)
La conclusione, purtroppo, per chi è abituato a stare lungamente attaccato al cellulare o al cordless, è molto chiara: per costoro il rischio di ammalarsi di un tumore maligno o benigno al cervello, ai nervi cranici (in particolare al nervo acustico) e alle ghiandole salivari (in particolare alla parotide) è più che raddoppiato rispetto a chi non usa i telefoni mobili o li usa con alcune semplici precauzioni, fondamentali per ridurre l’irradiazione prodotta da questi preziosi ma pericolosi strumenti.
Il rischio di tumori derivante dall’uso prolungato e incauto dei telefoni mobili, come avviene per qualsiasi altro rischio ambientale, è particolarmente elevato per i soggetti più sensibili (bambini e adolescenti), per i quali le misure cautelative sono un obbligo inderogabile. (…)
I ricercatori padovani e l’arch. Laura Masiero, Presidente dell’Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog (APPLE), Associazione sostenuta dal Comune di Padova per l’attività di informazione e formazione sulle problematiche dell’elettrosmog che svolge da molti anni nelle scuole, illustreranno alla stampa e ai cittadini interessati questo quadro molto preoccupante sulle conseguenze dell’uso incauto dei telefoni mobili
Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’ Elettrosmog (APPLE)