Legambiente ha censito gli spostamenti in bicicletta in alcuni dei principali assi viari del centro storico. Spostamenti, che, proprio perché avvengono nelle principali vie utilizzate da chi vuole entrare ed uscire dal centro, vedono anche un numero impressionante di transiti in contromano.
Si tratta di una consuetudine radicata da decenni, che affonda le radici in un passato prossimo in cui il mezzo per eccellenza per lo spostamento urbano era la bicicletta. Una consuetudine che oggi, in una Padova congestionata dalle auto, è potenzialmente pericolosa. Perciò da tempo Legambiente suggerisce al Comune di creare, nel cuore della città, Zone a Ciclabilità Diffusa, dove, grazie ad una segnaletica ad hoc, sia consentito il transito bidirezionale delle bici nelle vie a senso unico: come a Reggio Emilia o Ferrara.
I Dati raccolti da Legambiente negli assi via San Francesco-via Galilei; via Altinate-via S. Sofia; via Barbarigo; P.zza Eremitani-Zabarella-via del Santo, testimoniano l’urgenza di un’estesa applicazione di questa soluzione, oggi solo timidamente applicata dall’Assessore alla Mobilità Ivo Rossi (in via Ospedale e in parte in via Zabarella). “Solo in queste sei vie, in un giorno feriale (durante la bella stagione) contiamo mediamente 15.000 spostamenti in bicicletta. Questo la dice lunga sull’imponenza del traffico ciclabile nel centro storico – commenta Sandro Ginestri responsabile del gruppo ciclabilità di Legambiente. Di questi quasi 5.000 avvengono in senso opposto a quello di marcia, evidenziando l’urgenza di intervenire istituendo in queste vie percorsi ciclabili bidirezionali. Percorsi da evidenziare con segnaletica orizzontale, ove possibile, o con solo segnaletica verticale dove non ci fossero le dimensioni per fare “la striscia gialla”. Va da sé che i motivi per offrire una “corsia preferenziale” a chi si muove in bici sono molti: il velocipede non inquina, occupa poco territorio, e non spreca energia. “Attenzione però– avverte Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente Padova– con questa richiesta non vogliamo in alcun modo giustificare nè avvallare i comportamenti scorretti o pericolosi di alcuni ciclisti, come non rispettare i semafori o pedalare sui marciapiede o sotto i portici.”
“Le soluzioni a favore della ciclabilità diffusa in Centro storico che propone Legambiente- conclude Ginestri – si reggono su un presupposto tanto semplice quanto evidente: i centri storici hanno una vocazione ciclo-pedonale e le biciclette vi circolano da sempre ed in quantità. In centro serve rendere percorribili in entrambi i sensi di marcia le arterie più utilizzate dai ciclisti con un’adeguata segnaletica.. Contemporaneamente vanno fatti funzionare a pieno regime i varchi elettronici, e non a rotazione, per rendere realmente effettiva la Zona a Traffico Limitato, limitando veramente le auto in circolazione in quelle strade. Fuori dal centro va continuata la realizzazione di piste ciclabili protette nelle principali strade penetrazione, e la connessione dei tratti monchi, per avere una rete di piste continuativa.
VEDIAMO LA SITUAZIONE STRADA PER STRADA (TABELLE E PIANTINE NEL DOSSIER)
Via s. Francesco e via Galiei
Il censimento di Legambiente mette in evidenza la grande quantità di spostamenti in bici lungo la via per raggiungere le piazze o dirigersi verso Pontecorvo, il Santo o gli Ospedali. La media giornaliera è di circa 5.500–6000 spostamenti. Di questi 2000 in Via San Francesco avvengono in contromano (tratto compreso tra l’incrocio con via S. Sofia e l’incrocio con via Galilei, direzione Pontecorvo), mentre sono 250 sono quelli che percorrono Via Galilei nello stesso modo. E’ evidente la necessità di riconoscere la vocazione di via S.Francesco come vera e propria arteria ciclabile cittadina, consentendone l’attraversamento in bicicletta in ambo le direzioni. Per quanto riguarda via Galilei, il transito di biciclette in senso opposto a quello di marcia, anche se meno rilevante è comunque funzionale alla fruizione delle scuola e delle aule studio nella via e al raggiungimento delle facoltà universitarie di via del Santo.
Via Altinate e via S.Sofia
E’ un tratto nevralgico per gli universitari che si spostano verso le varie facoltà, e per chiunque voglia raggiungere il centro storico velocemente venendo dal Portello. La media giornaliera è di circa 4.000 spostamenti in bici di cui metà contromano. Anche via Altinate e via S.Sofia si candidano dunque a pieno diritto tra gli assi ciclabili preferenziali ai quali applicare il doppio senso di marcia per le biciclette.
Via Barbarigo
Legambiente ha censito circa 1500 spostamenti giornalieri in bicicletta. Un terzo di questi avviene in senso opposto a quello di marcia perché la via è un importante asse di accesso al centro storico per chi proviene da sud-ovest. Le rilevazioni del flusso di biciclette che transitano per via Barbarigo dimostrano l’urgenza di permettere gli spostamenti ciclabili in direzione Duomo.
Via Zabarella
Con la chiusura alle bici delle Riviere dovuta al metrobus, l’asse di via Eremitani, via Zabarella e via Del Santo costituisce la principale alternativa alle Riviere per attraversare il centro in direzione nord-sud. Legambiente, Asu, e Amici della Bicicletta, promotori di questo percorso alternativo presso l’Amministrazione comunale, hanno di recente evidenziato i vari problemi che restano da risolvere nella nuovo percorso bidirezionale. Il principale è il divieto orario che impedisce alle biciclette di transitare nel senso opposto di marcia nel tratto di via Zabarella compreso tra l’incrocio con via Cesare Battisti e lo sbocco in via S.Francesco: la pista alternativa alle Riviere scompare in quel tratto prima delle 9.30 del mattino e dopo le 20.00 di sera! Si tratta di una soluzione inaccettabile perché scarica il problema sui ciclisti che saranno comunque a passare di lì per recarsi a scuola o al lavoro. Va eliminato il divieto e allestita una segnaletica ben visibile, che inviti gli automobilisti a moderare la velocità e a prestare attenzione alle biciclette.
Posti bici nelle Piazze
(Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe + Municipio, Piazza Signori)
I rilevamenti sono stati effettuati alla mattina durante le ore di mercato. Questi i risultati
Bici in rastrelliera: 155. Posti che liberi in rastrelliera: 23. Biciclette non in rastrelliera: 238
Questi dati segnalano una situazione di assoluta sproporzione tra le rastrelliere presenti e la necessità di parcheggi per le bici nel comparto piazze, e in generale in centro. Serve una soluzione forte, che sappia modificare l’assetto delle Piazze, recuperando lo spazio necessario da destinare alle biciclette.