E’ possibile reagire a questa strategia, e alle trasformazioni che essa induce nel territorio e nella città, nei nostri pensieri e nelle nostre vite? Io credo di si, e questa stessa iniziativa ne dà testimonianza.
E’ lo stesso disagio provocato dal saccheggio che provoca resistenze e reazioni. In mille parti d’Italia si sviluppano iniziative e nascono comitati, movimenti, gruppi di volontariato e gruppi di cittadinanza attiva, o si rafforzano associazioni che operano da tempo a livello nazionale o locale: come quelle che hanno promosso e organizzato questa iniziativa. Dovunque essi cercano l’incontro tra cittadini ed esperti, perchè non vogliono limitarsi a contrastare, vogliono comprendere perchè quell’iniziativa, quel progetto sono nati, e vogliono contrastarli anche proponendo alternative giuste.
Si dice spesso che le iniziative che nascono dal basso si limitano a pronunciare dei NO, e con questo si tenta di screditarli dinnanzi all’opinione pubblica (che in genere viene tenuta all’oscuro delle ragioni delle proteste). Ora è chiaro che per chi non ha il potere di fare (chi non ha uffici, competenze formali , informazioni, finanziamenti) difficilmente riesce a proporre alternative convincenti. Chi è piccolo e fuori dalle istituzioni riesce difficilmente a contrapporre la sua proposta a quella che nasce dall’istituzione e dal potere economico. Eppure, a volte ci riesce, come testimonia questa bellissima iniziativa alla quale mi avete invitato a partecipare.
Qui avete la forza di una proposta.
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