Non ci saranno tagli – ha più volte annunciato l’assessore regionale Sernagiotto – e i fondi per il 2011 saranno gli stessi del 2010. Non è così! I tagli ci sono e pesanti. Inoltre l’assessore vuole istituire una retta mensile a carico delle persone disabili che frequentano i Centri diurni modificando l’attuale legge regionale sul fondo per la non autosufficienza.
Invece di reperire le risorse finanziarie per potenziare gli interventi, invece di confrontarsi con l’associazionismo, invece di tagliare gli sprechi, l’assessore propone nuovi balzelli sull’handicap, a carico delle persone disabili e delle loro famiglie.
Iniziava così il comunicato stampa della Fish Veneto alla vigilia della manifestazione nazionale del 23 giugno. Al Presidente della Regione Luca Zaia abbiamo chiesto interventi coraggiosi, affinchè la Regione Veneto non perda il primato che l’ha contraddistinta rispetto ad altri, che bisogna protestare con forza contro i tagli del governo Berlusconi ai fondi nazionali destinati alle politiche sociali e alla non autosufficienza.
Lo abbiamo detto responsabilmente: il fardello che grava sulle famiglie è troppo pesante, va alleggerito.
Ad una settimana di distanza possiamo dire che le iniziative del 23 giugno hanno avuto un indubbio successo politico e di partecipazione. Persone disabili, familiari, operatori, cittadini hanno dato vita a manifestazioni vivaci e colorate, Cortei, sit-in, conferenze stampa, appelli, volantini. La protesta c’è stata ed è stata visibile. In prima fila l’associazionismo targato FISH con il terzo settore, la FAND, le organizzazioni sindacali. La protesta contro la politica del governo è stata esplicita, davanti a Montecitorio e in numerose città italiane.
In Veneto la FISH ha organizzato iniziative in tutte le città capoluogo, salvo Rovigo. Abbiamo posto all’attenzione delle istituzioni e del mondo politico e sociale la questione disabilità – non autosufficienza e la necessità di interventi urgenti.
Le nostre proposte sono un’entrata a “gamba tesa” nel chiacchiericcio della politica regionale e impongono risposte. La partecipazione delle persone e delle famiglie dimostra la voglia di uscire dal silenzio e dalla rassegnazione.
Si va facendo largo la consapevolezza che bisogna rivendicare con forza una politica a sostegno delle persone con disabilità innovativa nei contenuti e finanziariamente all’altezza. E’ la logica dei diritti, contrapposta a quella delle possibilità e delle compatibilità, che avanza in modo tumultuoso.
Oggi il mondo istituzionale, quello politico e sociale sanno che in Veneto esiste ed opera la FISH, una federazione rappresentativa in grado di fare proposte e di protestare quando serve, affermata come voce unitaria dell’associazionismo. Su questa strada bisogna proseguire, allargando la partecipazione e coinvolgendo nuove associazioni, coordinamenti, comitati. Abbiamo il dovere di provarci.
Al Presidente ZAIA chiediamo:
– di rafforzare il sistema della domiciliarità, salvaguardare i servizi che possono ridurre il ricorso all’istituzionalizzazione, potenziare l’assistenza domiciliare, i piani personalizzati di Vita Indipendente, di promozione dell’autonomia e di aiuto personale;
– di eliminare le liste d’attesa nei centri diurni, di sostenere i comuni che si fanno carico delle rette alberghiere, di garantire una vita dignitosa e serena alle persone che vivono in comunità residenziali;
– di raddoppiare per il 2012 lo stanziamento destinato in bilancio al Fondo regionale per la non autosufficienza;
– di richiedere al Governo il ripristino integrale del Fondo Nazionale per la non Autosufficienza e di quello per le Politiche Sociali.
Lilia Manganaro e Flavio Savoldi – Presidenza Fish Veneto