”Con la collocazione delle nuove rastrelliere Piazza dei Signori ha cambiato in meglio il suo volto”. A dichiararlo è Sandro Ginestri, responsabile del settore ciclabilità di Legambiente Padova, che continua. “Sostituire i pochi parcheggi per le auto presenti in piazza con quasi un centinaio di posti per le biciclette, dovrebbe apparire come una scelta naturale in questi tempi di lotta all’inquinamento e all’uso dell’automobile, eppure sappiamo che non è ne facile ne scontato che le cose cambino in meglio.
Un plauso quindi all’Assessore alla Mobilità Ivo Rossi e a questa Amministrazione che ha saputo fare la cosa giusta e un plauso a tutti i cittadini e alle associazioni che si sono impegnati affinché questo avvenisse.
Legambiente nel corso di questi anni è più volte intervenuta per la valorizzazione e la difesa della ciclabilità e nel giugno di quest’anno ha ancora una volta denunciato la carenza cronica di posteggi per le bici nel comparto piazze (meno di 200 a fronte di una domanda di oltre 400, vedi dossier sulla Ciclabilità diffusa in centro storico visibile sul sito www. legambientepadova.it) e le nuove rastrelliere posizionate di Piazza dei Signori danno una prima importante risposta al problema.
”Resta da risolvere – sottolinea Ginestri – in particolare il nodo di Piazze delle Erbe, dove i posti per le bici sono la metà di quelli che occorrerebbero e dove chi transita in bicicletta è troppo spesso costretto a continue soste e slalom tra auto e furgoni. Il dibattito di questi giorni sul ridimensionamento del mercato nella piazza offre l’occasione di individuare anche qui nuovi spazi dedicati al posteggio delle bici e al miglioramento della viabilità, e invitiamo l’Amministrazione a non lasciarsi sfuggire una così importante opportunità. Infine rimane da segnalare come le nuove rastrelliere utilizzate in Piazza dei Signori che sostituiranno tutti i vecchi modelli in città, sono ergonomiche e danno la possibilità di agganciare il telaio e non solo la ruota della bicicletta, per cercare di difendersi dai furti che a Padova sono all’ordine del giorno. Anche in questo caso la decisione dell’Amministrazione di ascoltare le associazioni cittadine interessate nella scelta dei nuovi modelli, ha permesso di eliminare alcuni difetti presenti nei prototipi iniziali.