CLEAN CITIES: LA SCHEDA PADOVA 2030

Legambiente presenta oggi la Scheda Città Padova 2030, l’approfondimento realizzato in occasione della tappa locale di Clean Cities, la campagna itinerante dell’associazione ambientalista che fa il punto sulle politiche cittadine per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico, e in favore del ridisegno della spazio urbano per una città a misura di uomo. La scheda costituisce un focus sui principali indicatori urbani di mobilità, strumenti e proposte per trasformare Padova in una vera clean city, inclusiva e sicura per tutti, entro il 2030.

Mal’aria. Già diffusi nel precedente rapporto Mal’aria di città, i dati relativi alla qualità dell’aria evidenziano livelli di inquinanti oltre la soglia di guardia. Ma ad allarmare è la distanza rispetto ai valori limite sanitari e persino ai più tolleranti che stanno per essere adottati dall’Europa per il 2030. Il PM10 dovrà essere ridotto del 38% entro il 2030, il PM2,5 del 57% e gli ossidi d’azoto (NO2) del 32%. “Certo, l’inquinamento un po’ diminuisce, nell’ultimo decennio del 3% il PM10 e del 4% l’NO2, ma di questo passo si resterà oltre la soglia sino al 2032 per gli NO2 e sino al 2038 per il particolato – dichiara Francesco Tosato, Vicepresidente di Legambiente Padova – si dovranno intraprendere azioni decise per trasporti e riscaldamento a zero emissioni”.

Traffico e incidentalità. 62 auto ogni 100 abitanti, troppe rispetto agli standard delle città europee, dovranno essere dimezzate entro la fine del decennio, a maggior ragione del pesante bilancio annuale di quasi 7 morti e feriti ogni 1.000 abitanti l’anno, il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale propone il dimezzamento entro il 2030.

Trasporto Pubblico. In attesa del completamento del sistema Smart che ha beneficiato di  significativi finanziamenti, oggi l’offerta su rotaia si limita a 18 mezzi su di un’unica linea di 10km, non adeguatamente sostenuta da un trasporto pubblico in cronica sofferenza, anche se con un numero di passeggeri non trascurabile (69 per abitante all’anno). In crescita l’offerta di mezzi elettrici, oggi al 25% circa. L’offerta sharing invece ha avuto un ottimo avvio, 2.500 biciclette e 1.000 monopattini “anche se in una prospettiva futura, con una significativa riduzione dell’auto privata, dovrà raggiungere numeri ancora maggiori: 30 mezzi ogni 1.000 abitanti, rispetto agli attuali 18/1.000 ab, pertanto anche l’attuale bassa offerta del car sharing che oggi conta 25 veicoli dovrà crescere sensibilmente”  – prosegue Tosato.

Città dei 15 minuti. Ampia la rete di ciclabili (oltre 200 km), comunque da ampliare e soprattutto da migliorare la sicurezza e qualità della percorrenza realizzando finalmente la Bicipolitana. Necessario un maggior impegno nell’estensione delle strade a velocità calmierata, già 31 km, per ridurre la gravità degli incidenti stradali. Non si tratta solo di applicare la segnaletica e far rispettare divieti, ma di “disegnare” quartiere per quartiere, percorsi e strade per un abitare di prossimità, per la “città 15 minuti”. A tal proposito, in base all’indice di prossimità elaborato dalla Deda Next, si evince che il centro di Padova è ben servito per la maggior parte dei punti di interesse, anche se molto più carente è l’accessibilità delle scuole. “Per la progettazione della città futura, in cui il nuovo Piano degli Interventi è il principale strumento, sottolinea Francesco Tosato – accanto alla riduzione dell’edificato l’obiettivo fondamentale dovrà essere proprio la semplificazione nell’accessibilità dei servizi, indispensabile per ridurre le disuguaglianze e migliorare la coesione sociale, dando valore a una nuova dimensione sostenibile di vicinato”.

“Gli obiettivi che poniamo con la campagna di Clean Cities, sulla base dei quali valutiamo la direzione delle politiche cittadine sono necessariamente ambiziosi, anche tenendo conto che Padova lo scorso anno è stata inserita tra le 100 smart cities con l’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2030 – prosegue Tosato – un percorso di decarbonizzazione che necessità di azioni strutturali e complessive su alcuni dei settori più impattanti, come la mobilità, la produzione di energia, la gestione dei rifiuti  e sistemi di riscaldamento.

Entro pochi mesi il Comune dovrà redigere il Climate City Contract, in cui individuare i progetti per raggiungere gli obiettivi europei. Auspichiamo un percorso in cui vengano garantiti confronto e partecipazione con la cittadinanza e la collaborazione degli attori territoriali”.

La campagna itinerante Clean Cities è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più sicura, più efficiente, meno inquinante.  L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. Dopo Padova, il tour di Legambiente proseguirà a Perugia (24 e 25 febbraio), Trieste (25 febbraio), Palermo (25 febbraio), Catania (27 febbraio), Prato (27 e 28 febbraio) e Firenze (1 e 2 marzo).

Inoltre, insieme alla campagna itinerante viaggia anche il progetto MOB – movimento in rivoluzione della Fondazione Unipolis, in partnership con Legambiente.

Petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> attivati.legambiente.it/malaria