Comune ed Ente di Bacino Padova 2 in “Marcia per il Clima”

Ci sono molte buone ragioni per le quali il Comune di Padova ha deciso di sostenere la “Marcia per il Clima” del 7 Giugno a Milano. Ricordiamo le principali.

La prima è che gli obiettivi di riduzione di CO2 e di Risparmio Energetico fanno ormai parte delle politiche attive del Comune. Contrariamente a molti piani solo proclamati e mai messi in atto, tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 la città di Padova ha elaborato un Piano dettagliato sul Risparmio Energetico ed oggi lo ha realizzato almeno per l’80%.

L’obiettivo del Piano è stato duplice: da un lato si è puntato a limitare l’impatto ambientale derivante dalle emissioni causate dagli impianti di riscaldamento-condizionamento e di illuminazione pubblica, dall’altro si sono contenuti i costi derivanti da un inefficiente uso dell’energia nel patrimonio pubblico. Il miglioramento dell’efficienza energetica è stato perseguito, inoltre, attraverso un piano complementare per lo sviluppo delle energie rinnovabili, in particolare del solare termico e del fotovoltaico.

Abbiamo così ridotto la CO2 di circa 15.000 Tn raggiungendo un risparmio annuo attorno ad 1 milione di euro ed ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui la menzione del Forum Nazionale della Pubblica Amministrazione e il primo premio per il miglior Piano Energetico nell’ambito dell’iniziativa nazionale Energymed.

Il secondo buon motivo è la convinzione che occorre al più presto sviluppare una politica energetica nazionale che riparta dalle fonti di energia rinnovabile investendo prioritariamente su solare termico e fotovoltaico, oltre che sull’eolico e sul geotermico laddove le condizioni di contesto lo consentano.

Il terzo motivo sta nel fatto che è indispensabile un patto partecipato dove amministrazioni locali, organizzazioni ambientaliste e imprese lavorino insieme per lanciare quei distretti verdi “a risparmio energetico” dove attraverso la conversione dei processi di produzione, si punti ad un maggiore rispetto dell’ambiente coniugando crescita economica, incremento dell’occupazione, contenimento dei costi ambientali e riduzione sensibile nell’emissione di gas serra.

Questa sorta di “federalismo energetico” è stato realizzato a diverse scale territoriali: dall’apertura degli sportelli energetici nei quartieri con il sostegno di Legambiente, all’adesione della nostra città alla Covenant of Mayor, l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e sostenuta da oltre 100 sindaci europei con l’obiettivo di promuovere azioni concrete di sostenibilità energetica.

Orgogliosamente occorre infine ricordareche sul tema energetico Padova è diventato uno dei punti di riferimento nazionale ed oggi, graziealle buone pratiche espresse, coordina un gruppo di circa 80 enti locali impegnati nel raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Per queste ragioni occorre marciare per il clima con il coraggio di cambiare un modello di sviluppo totalmente inadeguato alle sfide del riscaldamento globale.

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Il Bacino Padova 2 affianca il Comune di Padova in una serie di iniziative che riguardano la promozione delle energie da fonti rinnovabili. Ma perché un ente come il nostro, che si occupa principalmente di smaltimento dei rifiuti, è arrivato ad interessarsi all’energia da fonti rinnovabili?

In dieci anni di attività come Autorità d’Ambito di 20 comuni dell’area metropolitana di Padova, il Bacino ha sempre lavorato per rendere Padova una città sana e pulita, e ha visto nella raccolta differenziata lo strumento principe per ottenere questo risultato. Il Bacino negozia costantemente con il gestore della raccolta e dello smaltimento le condizioni economiche, organizzative e tecniche dei servizi, verifica la qualità in corso d’opera, interviene nella definizione e nella modifica dei regolamenti e dei sistemi tariffari, assiste nella scelta dei modelli di organizzazione della raccolta. Sa quanto la comunicazione giochi un ruolo fondamentale.

Ed i risultati nel tempo sono arrivati: Padova è ai vertici della classifica nazionale di percentuale di raccolta differenziata.

Ma la qualità dell’ambiente urbano è il risultato di numerosi fattori che si sommano, fattori che riguardano ambiti diversi che non si possono e non si devono, ne siamo certi, mantenere rigidamente separati. Questo è il motivo che ci ha spinto a pensare e progettare un parco fotovoltaico che sarà realizzato sulle aree delle discarica di Ponte San Nicolò di nostra proprietà. Insomma, mettiamo i rifiuti a disposizione dell’energia pulita. Sembra paradossale, ma a pensarci bene non ci discostiamo tanto dal concetto di riciclo, che ci è così caro. Il parco fotovoltaico infatti, darà nuova vita ad un’area urbana destinata al deposito di rifiuti -qualcosa che è uscito definitivamente dal ciclo della produzione- e che per di più ha smesso anche la funzione per cui era stata creata, trattandosi di una discarica in gestione post mortem. In poche parole un&rs quo;area altrimenti inutilizzata e inutilizzabile.

È con progetti come questo o con altre iniziative come gli sportelli energia, o la mappa del consumo responsabile e degli stili di vita sostenibili, a cui abbiamo aderito e che porteremo a Milano, che vogliamo partecipare alla manifestazione In marcia per il clima per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo 20-20-30. Perché siamo consapevoli che la parola chiave nei prossimi anni, nei rifiuti come nei consumi energetici, sarà “riduzione”.

Francesco Bicciato – Assessore all’Ambiente del Comune di Padova
Amedeo Levorato – Presidente Ente di Bacino Padova 2