Comuni ricicloni, emergono i piccoli

Rifatta la classifica dei Comuni ricicloni, in Veneto vincono i piccoli comuni. L’80% di questi, infatti, pratica la raccolta differenziata e grazie al porta a porta e all’attivazione di una serie di servizi come la tariffa puntale, raggiungono risultati eccellenti. I capoluoghi di provincia, che incidono maggiormente sulla produzione di rifiuti a livello regionale, sono invece relegati in fondo alla classifica.
Un dato che mal si coniuga con la scelta della Regione in materia di rifiuti. La Pianificazione regionale punta su nuovi inceneritori e lascia solo il 50% alla raccolta differenziata, nonstante si siani di fronte a realtà che hanno dimostrato di poter fare di più. Ci vuole più coraggio da parte dei comuni grandi. Rocordiamo che a luglio primo su tutti risultò Maserada sul Piave. Qui il sistema adottato è il cosidetto sistema Priula del quale gli amministratori sono estremamente soddisfatti, ritenendo il servizio offerto decisamente vicino al cittadino. E quando il cittadino è reso partecipe di un progetto è egli stesso promotore di comportamenti virtuosi, impensabili fino a poco tempo fa.

Comuni Ricicloni Veneto 2006, Mestre, sala tiepolo dell’hotel Ambasciatori, corso del popolo 221, ore 9.30.
Introduce Michele Bertucco, vice presidente Legambiente Veneto.

Seguiranno le relazioni:

Le politiche della Regione Veneto nel settore dei rifiuti, Giancarlo Conta assessore regionale all’ambiente;
Dalla raccolta dei materiali alla fine del ciclo di vita: la nuova vita dei rifiuti, Giancarlo Longhi direttore CONAI;
Il compost da nicchia a elemento strategico del ciclo, Renzo maggiolo vice presidente del CIC; La raccolta differenziata nel Veneto, Lorena Franz osservatorio regionale rifiuti ARPA Veneto;
La gestione dei rifiuti in Europa, Marco Ricci ricercatore della Scuola agraria del Parco di Monza;
I Comuni ricicloni del Veneto 2006, presentazione dossier a cura di Devis Casetta Legambiente Veneto;
Le strategie europee di gestione dei rifiuti: le esperienza virtuose e le linee di tendenza, Enzo Favoino scuola agraria del parco di Monza STC ISWA International.

Alle 13.00 conclude Andrea Poggio, vice direttore Legambiente