Quanto consumano le abitazioni dei padovani? Qual’è la qualità degli edifici, siano essi condomini, case singole o bifamiliari? E’ possibile ridurre i consumi? E se sì, quali sono gli interventi più indicati? A queste domande e a molte altre ha cercato di dare una risposta quanto più attendibile il progetto “Energy Audit” dello Sportello Energia e del CdQ 5 Sud-Ovest.
Dopo una prima fase di raccolta delle candidature, abbiamo selezionato 20 famiglie del quartiere in base a criteri quali la diversità della tipologia degli edifici, della distribuzione rionale e del numero di persone residenti. Una volta raccolti i 20 nominativi, ci siamo occupati di raccogliere i dati relativi alle caratteristiche tecniche delle abitazioni e agli stili di vita dei partecipanti al progetto.
Grazie ai sopralluoghi tecnici ad hoc, sono state rilevate le informazioni strutturali che hanno permesso di elaborare il documento energetico finale: servendoci del software DOCET, elaborato dall’Enea e dal Cnr, abbiamo ricavato per ciascuna abitazione il fabbisogno di energia primaria da fonti non rinnovabili, che determina la classe energetica di appartenenza dell’edificio. Tra i 20 emerge un dato molto significativo: 18 abitazioni sono in classe G, la più energivora. Questo dato è in linea coi recenti risultati di qualità degli edifici italiani in termini di prestazioni energetiche diffusi dall’Unione Europea, secondo i quali il nostro Paese colleziona un’altra maglia nera. La media dei consumi delle abitazioni prese in esame è di 330 kWh/mq. Attraverso gli interventi proposti, quali ad esempio la sostituzione degli infissi, il rivestimento del sottotetto e delle pareti perimetrali, la media scende a 135%, ottenendo una riduzione di oltre il 60%. Un solo edificio risulta in classe E (JJJ): i proprietari hanno spiegato durante la serata di chiusura del progetto e consegna dei documenti di prestazione energetica, che le spese sono state abbattute grazie ad una serie di interventi quali installazione di pannelli solari per l’acqua calda, caldaia a condensazione e stufa a legna, tutti interventi che, dato il costo crescente dell’energia, sono stati recuperati in pochi anni. Il progetto, inoltre, ha insistito anche sugli stili di vita, mettendo i partecipanti nelle condizioni di esaminare da vicino i propri consumi, non solo in termini di denaro, ma anche in termini di kWh, di possibile riduzione degli sprechi, di interventi sui comportamenti quotidiani. Due risultati importanti a conclusione di questo percorso: una serie di consigli mirati ad implementare le prestazioni energetiche della propria casa e un’occasione in più per riflettere sugli usi efficienti dell’energia. A tutto ciò si aggiunge una fotografia piuttosto verosimile della qualità degli edifici, che essendo accompagnata alla spesa che essi comportano, vorrebbe essere uno stimolo di natura economica ed ambientale insieme, per raggiungere un grado maggiore di efficienza energetica nella nostra città.
Infine una buona notizia: tra i 20 partecipanti, 10 si sono resi disponibili per cambiare gli infissi: lo Sportello Energia, pertanto, sta costruendo un gruppo d’acquisto serramenti volto a raccogliere le proposte dalle ditte del padovano, coinvolte con l’ausilio delle associazioni di categoria, per individuare l’offerta migliore in termini di qualità/prezzo. Dal dire al fare.
Alessandro Mazzari, Elisa Zongaro – Sportello Energia Padova