Continuiamo ad investire nel trasporto pubblico

Il trasporto pubblico a Padova ha aumentato sensibilmente il numero dei passeggeri nel corso del 2007. I dati sono aggiornati a fine ottobre e si può parlare di vero e proprio successo con un + 1,6% di passeggeri rispetto al 2006, che equivale a oltre 500.000 nuovi viaggiatori. Cifra destinata ad aumentare ulteriormente con i dati di novembre e dicembre. Una performance che è stata raggiunta nonostante alcune condizioni negative: la mancata riproposizione delle targhe alterne (si stima abbia fatto calare 100.000 passeggeri nel solo trimestre iniziale dell’anno), il raddoppio delle corse saltate nel primo semestre 2007 per ingorghi da traffico privato e un numero maggiore di giorni senza pioggia che, in base al confronto con gli anni precedenti, significa circa 80.000 viaggiatori in meno che scelgono moto, scooter o bici per i loro spostamenti.

Ma come spiegare allora questo dato incoraggiante? Le ragioni sono legate a due novità introdotte nel corso dell’anno: il tram, prima come esercizio aggiuntivo e da ottobre sostitutivo alla linea 8 e dell’incremento delle corse sulle linee cosiddette deboli. Dal 7 gennaio infatti in città abbiamo 100 corse in più al giorno che hanno permesso di abbassare a 15’ la frequenza di tutte quelle linee che fino ad allora avevano un passaggio ogni 20-25’.

L’incremento delle frequenze, che spiega almeno 1/3 dell’aumento dei passeggeri, si è potuto realizzare grazie alla proposta di Legambiente, FILT CGIL e Federconsumatori di dedicare parte dei proventi delle multe da ZTL al trasporto pubblico. Una richiesta fatta propria dall’amministrazione solo parzialmente. Infatti la cifra indicata come necessaria per un vero salto di qualità dell’offerta di autobus era di 1.500.000 euro, mentre il Comune ha deciso di avviare un finanziamento sperimentale di soli 600.000 euro, molto prudenziale, inserito nel Piano Strutturale contro il PM10. Le ragioni di questa scelta al ribasso erano spiegate da Ivo Rossi come volontà dell’amministrazione di verificarne l’efficacia.

A fronte del successo dell’operazione Legambiente, FILT e Federconsumatori ripropongono la richiesta di un finanziamento comunale aggiuntivo per un totale di 1.200.000 euro, derivanti dalle multe. Da un lato per mantenere le frequenze a 15’ di tutte le linee, dall’altra per potenziare due linee trasformandole in linee forti (cioè con frequenze di 10’-12’). Quali?

Potrebbero essere il 3 e il 16 perché a breve saranno inaugurati due parcheggi scambiatori all’incrocio fra la tangenziale e via Bembo e via Piovese in grado di ospitare complessivamente 500 autovetture. Per renderli appetibili e conquistare nuovi utenti bisogna offrire un servizio di collegamento veloce e frequente con il centro città. Inoltre il potenziamento della linea 16 permette di trasformare in scambiatore il parcheggio dello stadio Plebiscito che dal lunedì al sabato rimane completamente inutilizzato, drenando traffico anche dalla direttrice nord. Ma la scelta potrebbe ricadere sul 4, che garantisce l’accesso senza trasbordi all’Ospedale da tutto il comparto nord della città, o sul 18, attualmente in sofferenza rispetto all’aumentato carico di passeggeri che si recano nella zona commerciale di Padova 1 – Stanga . Su queste ipotesi siamo interessati ad aprire un confronto con il Comune e l’APS.

La disponibilità economica dovuta alle multe da ZTL continua ad esserci. Infatti le infrazioni registrate dalle telecamere si attestano da mesi (aggiornamento ad ottobre 2007) su oltre 400 contravvenzioni al giorno, pari in proiezione annua ad un introito di 8.900.000 euro. Considerando che anche solo metà delle multe venga regolarmente riscosso in base a quanto dichiarato dal Comandante Terrin significa che c’è a disposizione oltre 4 milioni di euro.

Finanziare con una percentuale cospicua di questi soldi il trasporto pubblico secondo Legambiente, FILT e Federconsumatori ha una grande valenza politica: si conferma una forte volontà di intervenire strutturalmente contro i fenomeni dell’inquinamento da PM10 e si introduce un meccanismo di trasparenza rispetto l’uso dei proventi da multe. Non deve sfuggire che l’Ente Locale, accollandosi il finanziamento di corse aggiuntive, interviene laddove vi è una responsabilità istituzionale della Regione che per legge dovrebbe finanziare il trasporto pubblico fino al 65% dei costi, mentre in Veneto il contributo al km è fermo al parametro del 1996 di 1,2 euro al km, il quart’ultimo in Italia, seguito solo da Sardegna, Basilicata, Umbria e Molise che hanno bilanci regionali decisamente inferiori. Una responsabilità politica precisa che deve essere continuamente sottolineata.

Lucio Passi – Legambiente
Paolo Tollio – FILT CGIL
Mara Bedin – Federconsumatori