Contributo al dibattito sulla riqualificazione della Guizza

In riferimento all’articolo apparso sul Mattino il 14 marzo scorso –“Un dossier diessino per riqualificare il quartiere, la Quercia ripensa la Guizza”-, e a successivi interventi comparsi sui giornali cittadini, come coordinatore del “Comitato Parco Guizza e Salvaguardia Verde” vorrei contribuire al dibattito precisando quanto segue.
Da quando è sorto il Comitato (primavera 2004) è stato subito chiaro che la realizzazione dei parchi alla Guizza doveva essere accompagnata da un progetto generale di riqualificazione del quartiere. In questo senso ci siamo sempre mossi e abbiamo con insistenza chiesto al Comune, e ottenuto, l’avvio di un laboratorio partecipativo che, prendendo spunto dalle opere connesse al passaggio del metrotram, si ponesse come primo passo per recepire e valorizzare il contributo dei cittadini nel ridisegnare il futuro assetto del quartiere.
Per questo motivo apprezziamo il fatto che il tema della riqualificazione della Guizza sia stato assunto come elemento importante da parte di una significativa forza politica, e che numerose istanze emerse dal Laboratorio e dal Comitato siano state recepite nel documento dei DS: ricordo, ad esempio, l’interesse a tutelare l’area verde compresa tra Via Bembo e Via Guasti, oltre alla realizzazione effettiva dei parchi previsti alla Guizza.
Vorrei tuttavia sottolineare due punti significativi sui quali la posizione assunta dai DS ci lascia perplessi: quello delle piste ciclabili e quello della cosiddetta strada alternativa a via Guizza. Per quanto riguarda le piste ciclabili dobbiamo considerare che possono avere una duplice funzione: da un lato quella di connettere la periferia e i comuni vicini con il centro (radiali di attraversamento); dall’altro quello di consentire lo spostamento in sicurezza all’interno dei quartieri. I percorsi ciclabili che il Comune ha proposto ad est e ad ovest di via Guizza (senza peraltro fornire la necessaria documentazione al Laboratorio) possono rispondere alla prima esigenza, non certo alla seconda, anche perché si sviluppano lungo assi piuttosto distanti dalla via principale e scarsamente connessi alla stessa.
Il rinunciare completamente a uno sforzo progettuale per consentire il transito in sicurezza delle biciclette anche lungo via Guizza, almeno in alcuni tratti – come segnalato dal Comitato, dal Laboratorio Guizza e in precedenza anche da un gruppo di lavoro del Consiglio di Quartiere 4 -, ci sembra assai penalizzante per gli abitanti. Ricordiamo infatti che via Guizza è l’asse principale del quartiere, con tutti i maggiori esercizi commerciali, e viene percorsa anche da bambini e ragazzi per recarsi alle parrocchie e ai poli scolastici posti a est e ad ovest della stessa.
Per quanto riguarda invece la strada alternativa, pur comprendendo le ragioni di chi – secondo noi a torto – la ritiene indispensabile, spiace che non siano stati tenuti in debito conto i numerosi rilievi critici sulla stessa e le proposte “alternative”, segnalati dal Comitato, da Legambiente, dal Laboratorio partecipativo.
Tali osservazioni evidenziano come la realizzazione della suddetta strada, così come attualmente prevista, presenta numerosi problemi e per certi aspetti si pone in conflitto con gli stessi obiettivi dell’Amministrazione, che sono quelli di favorire l’utilizzo del metrotram e del parcheggio scambiatore, nonchè di ridurre il traffico sul ponte del Bassanello, vero collo di bottiglia quando le corsie per le macchine saranno ridotte a due.
Non si tiene inoltre conto del fatto che questa strada rischia di convogliare proprio a fianco degli insediamenti abitativi sul lato ovest del quartiere e in prossimità del futuro parco di Via Gozzano-Confortini una mole molto consistente di traffico, generato da coloro che si recheranno al nuovo mega centro commerciale che sta sorgendo presso l’Ipercity.
Per questi motivi auspichiamo su questi temi un ulteriore approfondimento non solo da parte dei DS, ma anche di tutte le altre forze politiche e dell’Amministrazione Comunale, prima che vengano prese decisioni irreversibili per il futuro del quartiere.
Ricordo infine un ulteriore aspetto significativo che sta particolarmente a cuore al Comitato e a molti abitanti del quartiere: quello della salvaguardia dei platani di Via Guizza, tema sul quale sono state raccolte numerose firme. I DS sottolineano che “essi vanno salvati, laddove è possibile”.
Facciamo presente al riguardo che nel progetto sulla sistemazione di Via Guizza presentato dallo studio XQuadra, incaricato dal Comune, è previsto che dei nove platani ritenuti interferenti con le opere legate al metrobus, e quindi da tagliare, sei possono essere mantenuti in quanto sussiste la larghezza minima di carreggiata prevista dal codice della strada. Si tratta di un risultato importante, che confidiamo venga mantenuto inalterato nel corso dell’iter realizzativo del progetto.

Franco Zardini, coordinatore Comitato Parco Guizza