Si, lo sappiamo. Avete tutti in casa un forno e avete sempre poco tempo per cucinare, quindi leggendo questo titolo avrete pensato alla classica notizia divertente ma inutile. Forse no.
Sebbene quasi nessuno in Italia ed in Europa in generale non sappia nulla di forni solari, circa 100.000 famiglie in Cina e in India cucinano i propri pranzetti con la forza del sole, in maniera molto più salutare, ambientalmente sostenibile e soprattutto economica rispetto ai mezzi tradizionali.
Cosa serve per fare un forno solare? Un paio d’ore di tempo, un paio di scatole di cartone e poco più. Cosa posso cucinare? Praticamente tutto: stufati, uova, zuppe, verdure, legumi ecc. Quanto costa? Anche niente, se avete le scatole di cartone a casa. E un forno di cartone, contrariamente a quanto ci si può aspettare, dura anni. Il forno solare raggiunge rapidamente la temperatura dei 90°, ottimale per la cottura senza perdita di sostanze nutrienti, ma poi si avvicina normalmente ai 150° a fine cottura. Il cartone brucia invece a 275°, temperatura fuori portata, decretando così l’assoluta sicurezza del forno solare (al contrario di quelli a gas).
Nel sito the solar cooking archive trovate tutti gli schemi e le istruzioni (alcune in italiano) per costruire il vostro forno, su come usarlo, le ricette, i costi e, per i più pigri, anche indirizzi dove ordinare forni con caratteristiche professionali.
Quindi domenica prossima tutti a costruire il proprio forno solare, anche solo per stupire i vostri figli, e lunedì, uscendo di casa, lasciatelo in giardino o in terrazza esposto a sud. Al vostro ritorno dal lavoro (anche se la giornata sarà stata un po’ nuvolosa) lo stufato sarà cotto a puntino, caldo e soprattutto non si sarà bruciato! Provare per credere.
Maggiori informazioni anche sull’importanza sociale rivestita da questa tecnologia si possono trovare in questo sito: http://solarcooking.org/kakuma-m.htm
Davide Sabbadin