Disabili: la tecnologia avanza, la politica ha l’occasione per stare al passo

"In previsione della riunione della Conferenza Stato Regioni del 20 marzo 2008 ci appelliamo ai rappresentanti del Governo e delle Regioni affinché i LEA territoriali (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria) e il Nomenclatore Tariffario delle Prestazioni Protesiche ivi contenuto vengano approvati in via definitiva e divengano operativi al più presto".
 
Questo l’Appello al Governo e alle Regioni promosso dalla FISH (la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che raggruppa le 32 principali associazioni dei disabili), cui hanno già aderito associazioni, operatori e produttori dei quali riportiamo in calce l’elenco completo.
"Le persone con disabilità, le loro famiglie, i professionisti sanitari, i centri ausili, e molte aziende produttrici – continua l’Appello – attendono dal 1999 che le innovazioni tecniche e tecnologiche possano diventare ausili erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale. Il tempo trascorso rappresenta un’era intera in campo tecnologico: non è più accettabile il rinvio dell’adozione di tale strumento, ancorché dovuto ad interessi che non riguardano il raggiungimento della massima autonomia delle persone con disabilità".

In questo ultimo anno si è molto lavorato al Ministero della Sanità, nel confronto con le associazioni dei disabili, le associazioni professionali e i produttori di ausili e protesi sempre più sofisticate e innovative. Oggi l’elenco del nuovo nomenclatore che riporta tutti gli ausili, i vecchi come soprattutto i nuovi e più moderni, ispirato da criteri di trasparenza (per vedere il commento FISH clicca qui) è pronto e verrà presentato dal Ministero giovedì prossimo alla Conferenza Stato Regioni. Purtroppo la scadenza elettorale rende questo appuntamento come l’ultima occasione, persa la quale si dovrebbe ricominciare da capo, con una grande incertezza di tempi e risultati. Un’iniziativa, dunque, quanto mai importante, che merita certamente l’attenzione di tutte le persone con disabilit&ag rave; del nostro Paese e dei loro familiari.
Ed è soprattutto a loro che pensa l’Appello della FISH, quando scrive: "Un eventuale rinvio comporterebbe la frustrazione delle aspettative delle persone con disabilità e dei loro familiari i quali sarebbero costretti a proseguire nell’acquisto diretto di ausili tecnologici indispensabili alla loro autonomia. Gli stessi operatori si vedrebbero costretti a consigliare ausili non contemporanei, svuotando il progetto riabilitativo individuale. I produttori dovrebbero rivedere il loro piano di sviluppo, ritornando a produrre e a mettere in commercio prodotti datati, con buona pace della necessità di innovazione tecnologica finalizzata alla crescita economica".
 
Necessaria e utile anche la parte conclusiva del documento, ove si sostiene che "l’aggiornamento dei codici e degli elenchi degli ausili non avvenga più per via decretativa ma per semplice via amministrativa come già accade per i farmaci. L’innovazione tecnologica necessita infatti di aggiornamenti costanti e ravvicinati nel tempo". Si vuole evitare che nel futuro i disabili italiani e le loro famiglie debbano aspettare altri 9 anni per avere un nuovo nomenclatore.
 
Siamo vicini ad una svolta? Sembrerebbe proprio di sì, con la speranza che calcoli di puro stampo elettoralistico non inceppino la corsa contro il tempo. L’inclusione delle persone con disabilità passa attraverso molte condizioni: l’autonomia e vita indipendente, il diritto al lavoro e alla dignità, la scuola dell’integrazione, l’abbattimento delle barriere culturali e fisiche; ma anche che l’accesso agli ausili più moderni non si basi su un discrimine di censo e disponibilità economica.
Per visualizzare l’appello completo al Governo e alle Regioni promosso dalla FISH cliccare qui.

Pietro Barbieri – Presidente FISH