E i diritti dei cittadini?

I pareri degli esperti che abbiamo consultato in merito allo smantellamnto dei cunei verdi della smentiscono categoricamente le tesi dell’Amministrazione.
A proposito del diritto di edificare sorto in capo ai proprietari dei terreni per la scadenza dei vincoli a verde pubblico, Edoardo Salzano, (ex Preside della Facoltà di Urbanistica dell’Università di Venezia) dice: "I diritti edificatori sorgono solo quando viene rilasciato l’atto edificativo. Fino ad allora la giurisprudenza costante afferma che il Comune può in ogni momento modificare le destinazioni d’uso di un’area, purché dia una congrua motivazione. Perfino la reiterazione dei vincoli è possibile più volte se viene adeguatamente motivata. Quindi i diritti edificatori, in tal caso, sono solo menzogne. E’un termine inventato da urbanisti incompetenti e da assessori compiacenti".
Rincara la dose Luisa Calimani (Presidente Rete degli Architetti ed Urbanisti “Città Amica”): "Questa città ha bisogno di parchi, l’esatto opposto di quello che questa amministrazione sta facendo. E’ un bluff quando si afferma che decaduti i vincoli si può edificare. Non è vero, è una fiaba metropolitana! Diciamo invece che c’è una volontà politica di intervenire in un modo o in un altro". E rilancia: "Si parla continuamente di diritti ad edificare da parte dei privati che hanno comprato del terreno inedificabile. C’è molto da sorridere, o da piangere… E i diritti dei cittadini dove stanno? Perché non si parla mai dei cittadini che aspettano da decenni di veder realizzate le aree verdi stabilite dal Piano Regolatore?".
Per quanto riguarda il costo di esproprio dei terreni prima della Variante Mariani, Lorenzo Cabrelle(ex dirigente all’Edilizia Privata del Comune di Venezia) ricorda che: "Per quanto riguarda la determinazione dell’eventuale costo di esproprio, va fatto riferimento alla destinazione d’uso vigente prima dell’imposizione del vincolo. Nel nostro caso la destinazione preesistente all’imposizione del vincolo a verde pubblico, operata con la variante Piccinato del 1974, era quella del PRG originario del 1954, dello stesso Piccinato, cioè agricola. Il valore del prezzo d’esproprio va quindi calcolato con riferimento a tale destinazione d’uso".
Gli stessi concetti sono stati confermati anche da legali a cui si è rivolto il Comitato, ma l’Amministrazione si è sempre sottratta a un serio confronto ed esame sui punti sollevati.
In un’affollata assemblea svoltasi una decina di giorni fa in Quartiere, abbiamo denunciato la speculazione edilizia in atto e raccolto la solidarietà e il sostegno di molti abitanti della zona.
Sembra che i politici non si accorgano del progressivo, sensibile distacco che i cittadini provano nei loro confronti, per via di scelte che tradiscono il mandato elettorale e che sicuramente peggioreranno lo stato del traffico, inquinamento e rischio idraulico in cui versa la città e la zona in questione. Il Comitato interprteta e raccoglie parte di questo malessere e promette battaglia: tra gli strumenti da adottare, la stesura del Piano di Assetto Territoriale come ambito in cui si può tornare a discutere del futuro delle aree verdi ascoltando questa volta il parere dei cittadini. Documento completo su pareri degli esperti http://www.comitatoiris.net/dossier/pareri_esperti.pdf http://www.comitatoiris.net/dossier/pareri_esperti.pdf

Scarica i documenti completi sulla speculazione edilizia e i pareri degli esperti sul sito www.comitatoiris.net

Comitato Iris