LEGAMBIENTE: MAGGIORE CONCRETEZZA PER RISOLVERE I PROBLEMI CRONICI
DA UNA MISSION CITY CI ASPETTIAMO UN CAMBIO DI PASSO
È stato presentato Ecosistema urbano, la “fotografia ambientale” scattata annualmente da Legambiente, che in collaborazione con l’Istituto Ambiente Italia, delinea le performance ambientali a tutti i comuni capoluogo italiani attraverso 20 indicatori grazie ai dati forniti da Comuni stessi, l’Istat, Ispra e Aci.
Padova si colloca al 42°posto delle 106 città capoluogo analizzate e dallo studio degli indicatori più significativi emerge un quadro di una città che fatica a migliorare le sue criticità di lungo corso, qualità dell’aria in primis – dichiara Francesco Tosato, Presidente di Legambiente Padova – ma anche i dati sull’economia circolare e sul consumo di suolo non sono buoni. Padova è ancora troppo timida nei miglioramenti, nonostante le ambizioni da “Mission City” che la vede impegnata insieme alle 100 città europee nella difficile ma necessaria sfida alla neutralità climatica. Quello che vorremmo e che chiediamo da tempo è un’accelerazione importante nelle politiche ambientali della città e una maggiore concretezza in alcuni degli ambiti chiave, dall’economia circolare dove chiediamo di completare l’estensione del porta a porta in città, all’uso del suolo, dove la vicenda Alì rischia di vanificare gli obiettivi del nuovo Piano degli Interventi, fino alla mobilità che deve essere più sicura e meno impattante”.
Qualità dell’aria
Ormai è noto che nel Bacino Padano in genere, non si respira una buona aria. Padova è tra città con i livelli medi più elevati di PM10 e negli ultimi cinque anni ha registrato valori sostanzialmente stabili: 34 µg/mc nel 2019 e 2020, 30 µg/mc nel 2021, 32 µg/mc nel 2022 e 2023. Anche per il PM2.5 Padova figura al primo posto tra le situazioni più critiche ed al limite con la normativa vigente (24 µg/mc). Anche in questo caso non si vede un trend di miglioramento negli ultimi anni. Una situazione stagnante che evidenzia più di qualche difficoltà a proseguire quel percorso di miglioramento iniziato vent’anni fa. Si riducono invece i giorni di sforamento per l’Ozono, 58, dieci in meno al 2022, comunque troppi considerata la pericolosità di valori elevati.
Economia circolare
608 i kg pro capite di rifiuti, in crescita rispetto ai 593 del 2022, sono un dato troppo elevato e la Raccolta Differenziata in leggero miglioramento 64,60% contro 64,20% del 2022, evidenziano un’eccessiva lentezza nelle politiche di sviluppo dell’economia circolare, rappresentate plasticamente dal dato che l’ultima estensione del Porta a Porta in città risale ormai a più di tre anni fa. Occorre invertire la rotta.
Verde e Suolo
Nel 2023 è risultato in leggero aumento il Verde complessivo (39,2 mq/abitante) e stabile il numero di alberi (32 ogni 100 abitanti), rispetto all’anno precedente.
Peggiora invece l’uso efficiente del suolo che misura il consumo di suolo pro capite e i cambiamenti di consumo di suolo in relazione alla variazione di residenti: Padova scende da 5 a 4,5 nei dieci punti dell’indice.
Mobilità e sicurezza stradale
Come abbiamo più volte evidenziato, il chilometraggio di piste e corsie ciclabili è più che positivo (23m eq/100 abitanti) anche se c’è da migliorare la qualità, mentre il numero di passeggeri del tpl continua crescere (108/ab), evidenziando un trend positivo dal periodo post Covid. A rimanere pressoché stabile negli anni è l’estensione delle isole pedonali, che figura però tra le più elevate in Italia (38,8 mq/ab erano 0.4 mq/ab in più l’anno precedente). Troppe le auto, stabili a 62/100 abitanti, così come il dato di quasi 7 incidenti con morti o feriti/1.000 abitanti è sempre tra i più alti in Italia.
Energie rinnovabili
Lo studio considera la potenza installata nelle sole strutture pubbliche e anche quest’anno si riconferma Padova la città con più kw/ab installato in Italia, poco più di 31Kw, in leggero incremento rispetto al 2022 anche se sostanzialmente stabile da molti anni.
Consumi e Rete idrica
I consumi idrici domestici calano ai 142 litri giornalieri per abitante (erano 149 nel 2022) mentre la percentuale di dispersione idrica della rete è al 26%, un punto in meno rispetto all’anno precedente.
Gli altri comuni veneti nella classifica generale
Treviso rimane ancora la migliore in regione, al 6° posto complessivo; seguono Belluno, 19esima, Venezia al 39° posto, Vicenza 51esima e più in fondo Rovigo, al 76° posto, prima di Verona, ultima tra i comuni veneti, solo 78esima.
I dati completi riferiti a Padova di Ecosistema Urbano 2024
CLASSIFICA FINALE ECOSISTEMA URBANO 2024
Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano (Comuni, dati 2023)
Elaborazione: Ambiente Italia
*Nota metodologica
L’edizione di quest’anno presenta diverse novità, che rendono poco attendibile il confronto della classifica rispetto alle annate precedenti, ma la coerenza metodologica e l’attenzione all’evoluzione delle tematiche ambientali fanno sì che la classifica rispecchi ancora di più lo stato ambientale delle città.
Gli indicatori di Ecosistema Urbano sono 20. Derivano tutti da dati originali del 2023, raccolti da Legambiente, ad eccezione della disponibilità di verde urbano (dato ISTAT), tasso di motorizzazione e incidenti stradali (dati ACI e ACI-ISTAT), uso efficiente del suolo (elaborato da Legambiente su dati ISPRA). Elaborazione di Legambiente e l’Istituto Ambiente Italia.
Novità edizione 2024:
Rivisto il peso di alcuni indici. La diminuzione del peso della percentuale di Raccolta Differenziata dei rifiuti o l’aumento del peso della dispersione della rete idrica e dell’estensione delle isole pedonali.
Nuovo indicatore. È stata introdotta tra gli indici anche la Variazione nell’uso efficiente del suolo, elaborato da Legambiente su dati ISTAT, al fine di stimolare una riflessione anche in ottica di trend sullo sfruttamento delle risorse territoriali.
Alberi. Da tempo un indice di difficile gestione, non solo in Ecosistema Urbano. Per migliorarne ancora la precisione si è scelto di premiare i comuni che hanno fornito il numero esatto di alberi di proprietà comunale, assegnando invece un peso ridotto a chi ha fornito il dato stimato.
Aria. La qualità dell’aria è da sempre un tema centrale del rapporto e quello introdotto quest’anno è forse il cambiamento più evidente: si è deciso di utilizzare, per gli indici su inquinamento atmosferico, i dati delle centraline ARPA, rielaborati da Legambiente per il rapporto Mal’Aria.
>> La Mappa interattiva sul Sole 24 ore: https://lab24.ilsole24ore.com/