FALò DELLA BEFANA
LEGAMBIENTE “è BENE FARLO”

La tutela dell’ambiente non deve essere percepita come un cappa di divieti. Passi: i fuochi di legna producono micropolveri ma la fonte principale, e più “sporca”, è il traffico, sul quale bisogna concentrare gli interventi”.
Legambiente esprime soddisfazione per il ripensamento dell’Amministrazione che permetterà lo svolgersi del tradizionale falò della befana.

 

“Eravamo un po’ preoccupati  – ammette Lucio Passi Coordinatore di Legambiente – per il ventilato divieto. Un atto come questo avrebbe dato un rinforzo a quanti percepiscono la tutela ambientale come un vessatorio sistema di divieti. Quando è proprio il contrario che ci sforziamo di  dimostrare: la cultura ambientale è propositiva ed è una risorsa per vivere tutti meglio.

 

Insomma, facendo un parallelo: siamo contro l’inquinamento acustico, ma chi di noi si sognerebbe di non dare una deroga per un concerto di qualità all’aperto? Credo che il discorso valga anche per il falò della vecia, con il suo carico millenario di tradizioni.”

 

Tornando allo specifico del problema polveri. Se già la quantità di polveri prodotte dalla legna prevista per il falò dell’Epifania, non è particolarmente alta, va poi ricordato che anche la qualità del Pm10 è diversa. E’ molto più pericoloso il Pm10 emesso da traffico che raccoglie altri elementi prodotti dai motori a scoppio – benzo (a) pirene, idrocarburi policiclici aromatici, metalli, aldeidi-  fortemente tossici e che le polveri sottili veicolano nel nostro organismo attraverso le vie respiratorie.

Per concludere Legambiente non sottovaluta minimamente il contributo di micropolveri dato dai fuochi di sterpaglie o legna. Ma nella scala delle priorità della lotta al Pm10 intervenire per limitare traffico (che è la fonte principale) potenziando il trasporto pubblico ed introducendo i filtri anti particolato, resta la priorità n. 1