Gli alberi sono un bene comune, evidentemente molto caro alla nostra cittadinanza e Padova ha assolutamente bisogno di regole chiare che mettano nero su bianco i criteri, anche tecnici, della gestione del patrimonio arboreo della città.
Basterebbe seguire l’esempio di numerose città italiane che si sono già dotate di un Regolamento del Verde stabilendo per esempio, il divieto di effettuare capitozzature (la potatura della cima di un albero) o l’obbligo della sostituzione di alberi abbattuti specificando le essenze autoctone da utilizzare, i periodi dell’anno in cui intervenire o altri elementi di qualità da inserire nei bandi di appalto per individuare le ditte che eseguiranno i lavori di potatura e manutenzione ordinaria e straordinaria. Un buon Regolamento sul Verde inoltre esalterebbe le competenze del settore verde comunale, richiedendo lo stanziamento di maggiori risorse economiche ed investimenti.
Invece a Padova la complessa materia è regolata solo attraverso alcuni articoli del regolamento edilizio, del tutto insufficienti sia per chiarire come intervenire, sia per innescare comportamenti virtuosi fra i cittadini. Sono tantissime infatti le segnalazioni che ci giungono settimanalmente di liti fra condomini o vicini per ventilati abbattimenti di alberi: qual è il margine di azione di un privato? quando, se e come può intervenire?
Sono questioni legittime dal momento che un albero anche se sorge in un terreno privato è in realtà un patrimonio della collettività. Ma ci sono altre domande che oggi rimangono troppo spesso senza risposte: la soluzione per un albero malato è solo l’abbattimento? Cci sono interventi preventivi?
Un primo passo potrebbe essere fatto all’insegna di una maggior trasparenza, specie per quanto riguarda gli abbattimenti sul suolo. Visto che esistono delle “cartelle cliniche” con lo stato di salute per ogni albero della città, perché non renderle pubbliche e facilmente accessibili da tutti utilizzando un database accessibile via internet?
Lucia Lora, Legambiente Padova