Gli effetti acuti sulla salute

Le categorie di popolazione particolarmente suscettibili ai rischi di esposizione ad ozono sono: i bambini, le donne in gravidanza, gli anziani, chi svolge attività lavorativa e fisica all’aperto e in particolare: i soggetti asmatici e i soggetti con patologie polmonari e cardiologiche.

L’ozono è pericoloso perché riduce la funzione polmonare. Significa che diminuisce la quantità di aria che si riesce a respirare.

Se al momento “non sono ancora ben note le conseguenze "croniche", derivanti cioè da una lunga esposizione a basse concentrazioni di ozono, tra gli effetti "acuti" si devono ricordare le irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all’apparato respiratorio, un senso di pressione sul torace e la tosse (forte azione irritante nei confronti delle mucose).

In ogni caso i rischi dipendono dalla concentrazione di ozono presente e dalla durata dell’esposizione. In caso di sforzi fisici l’azione irritante risulta più intensa e le prestazioni fisiche possono diminuire” (fonte ARPAV). Attenzione quindi a praticare sport (anche nei parchi) o ai giochi presso i centri estivi.

Già attorno ai 200 microgrammi l’ozono può rendere più difficile respirare profondamente, e se si sta facendo una attività faticosa all’aperto ci si rende conto di respirare più in fretta e meno profondamente che di norma. Alle concentrazioni misurate a Padova da sabato scorso “secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la funzione respiratoria diminuisce in media del 10% nelle persone sensibili che praticano un’attività fisica all’aperto” (fonte ARPAV).

Inoltre l’ozono può aggravare l’asma e altre patologie respiratorie.

Quando i livelli di ozono sono alti, diventa più probabile che gli asmatici possano avere un attacco, che richiede un uso di farmaci o una visita medica. Infatti l’ozono rende gli asmatici più sensibili agli allergeni che scatenano l’attacco. Inoltre gli asmatici sono più sensibili alla riduzione della funzione polmonare e all’irritazione che l’ozono provoca nel sistema respiratorio.

L’ozono può aggravare le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti.

Infine l’ozono può provocare l’infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie. Quest’effetto è stato paragonato a quello di una scottatura da raggi solari sulla pelle. Si determina un danno sulle cellule e in pochi giorni quelle danneggiate sono rimpiazzate e vi è una esfoliazione come per la pelle dopo una scottatura solare. Se succede frequentemente vi possono essere dei danni a lungo termine, con una riduzione della qualità della vita.