Il fotovoltaico conviene col conto energia

Finalmente L’energia dai pannelli solari conviene anche a in Italia. Fino ad un mese fa installare i pannelli solari fotovoltaici era un’iniziativa di grande valore ambientalista ma caratterizzata da un lento rientro dei capitali investiti. Non è più così: il 5 agosto è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale il decreto che da il via libera anche in Italia al cosiddetto “conto energia”, un sistema di conteggio bidirezionale dell’energia elettrica che, in sostanza, ci permette di produrci da soli l’energia con i pannelli solari e di cedere quella che produrremo in eccesso, che ci verrà detratta dalle successive bollette.
Avremo quindi, oltre al risparmio del mancato acquisto dei kw, anche il guadagno (esentasse, per gli impianti familiari o condominiali) dei kw da scontare in bolletta alla tariffa di circa 0,44 euro al kw, un valore di molto superiore a quello di acquisto.
A scanso di equivoci va detto fin da subito che l’insolazione a Padova è sufficiente a dare una buona produttività dei pannelli, e d’altronde non potrebbe che essere così se si pensa che a latitudini ben superiori, come in Germania o in Danimarca, i pannelli sono molto più diffusi che da noi.
Non è superfluo rilevare, inoltre, che per quanto riguarda il solare fotovoltaico la provincia di Padova è la provincia leader nella produzione di pannelli in Italia, seppure il mercato, scontando gravi ritardi normativi e strutturali rispetto al resto d’Europa, è dominato dai colossi stranieri.
Quanto costano i pannelli solari fotovoltaici? Il costo dipende molto dalla tipologia di pannello, ma in generale si può affermare che costano circa il doppio rispetto ad una pari superficie di pannelli di solare termico, se installati su un fabbricato preesistente mentre il loro costo scende nel caso di un’installazione integrata nella progettazione di una nuova casa.
Come si può fare per accedere al conto energia? La procedura, come spesso accade in Italia, è ancora un po’ farraginosa e non particolarmente incentivante, ma non è delle più difficili: va fatta richiesta di accedere al conto energia l’autorità competente (il grtn) entro le 4 scadenze annuali previste, allegando un progetto che deve contenere alcuni dati importanti (orientamento, localizzazione, dimensionamento ecc.). Entro 60 giorni l’autorità pubblica le graduatorie in ordine di ricevimento e fino al raggiungimento della potenza massima finanziata 60Mw annui, per i piccoli impianti.

Esempio di calcolo fornito da Il sole a 360 gradi. Il calcolo è il seguente (esempio: 2 kWp a Padova = circa 2250 kWh prodotti all’anno): il proprietario vende tutto ciò che produce, cioè 2250 kWh x 0,445 euro = 1.001 euro/anno e verranno inoltre detratti anche i 2250 kWh che genera con il suo impianto dal consumo privato, pertanto ha un ulteriore risparmio di 2250 x 0,15 euro = 337 euro (0,15 è più o meno la tariffa che paga attualmente in bolletta per ogni kWh – utenza domestica).
Quindi avrà un entrata dalla tariffa incentivante pari a 1001 euro e un risparmio sulla sua bolletta di 337 euro (ad esempio se ne consuma in totale 2500 all’anno ne pagherà solo 250 kWh, se ne consuma 2000 detrarrà i 250 in più dalle future bollette).
Considerando che la durata normale dei pannelli è di 30 anni e che il costo stimato iva compresa è di circa 15500 euro, il rientro avviene dopo dieci anni (senza contare però il fatto che il costo del kw è sempre in crescita e quindi il risparmio è comunque crescente) dopo di che è tutto guadagno netto. Per maggiori informazioni si possono consultare i siti www.ilsolea360gradi.org e www..isesitalia.it.

 

Davide Sabbadin, Legambiente Padova