Legambiente partecipa ed invita a partecipare alla mobilitazione indetta per lunedì dai sindacati (con manifestazione alla Stanga, dalle 9 in poi, sotto le finestre di Confindustria) contro i tagli agli incentivi al fotovoltaico.
Legambiente, infatti, da sempre opera per la diffusione delle energie rinnovabili, che insieme al risparmio energetico sono la strada pulita e scura per il futuro. Con i suoi “gruppi d’acquisto solari” ha contribuito, in maniera determinante, a fare di Padova una delle città e delle province più solarizzate d’Italia, con 61576 kW di potenza di pannelli solari fotovoltatici in funzione che producono tanta energia elettrica come quella consumata da 30.000 famiglie.
Fino a pochi anni fa si produceva energia quasi esclusivamente da fonti fossili come il carbone, il petrolio o l’uranio (per le centrali nucleari) materie esauribili, inquinanti e prime responsabili dei cambiamenti climatici. Da qualche anno a questa parte invece, adottando le normative europee anche nel nostro paese si comincia a produrre elettricità da fonti rinnovabili (inesauribili) che stanno dimostrandosi determinanti per le politiche energetiche del nostro paese. Una tecnologia che può essere utilizzata da tutti è il solare fotovoltaico, ad oggi sono oltre 170000 in Italia i produttori di energia che utilizzano questa tecnologia di cui oltre 160000 sono singole famiglie o piccole attività che hanno installato sui propri edifici dei pannelli solari fotovoltaici.
Questa eccezionale, ma non ancora sufficiente, rete di produzione diffusa è riuscita ad esserci grazie al meccanismo del conto energia, sistema grazie al quale l’elettricità prodotta viene incentivata da dei contributi statati (simili a quelli che sono previsti per l’elettricità prodotta dagli inceneritori). Con il decreto legge "Romani" approvato il 3 Marzo dal consiglio dei ministri vengono annullati gli incentivi previsti, tra l’altro decisi nell’agosto scorso dallo stesso ministero, per gli impianti che entrano in funzione dopo il 31 Maggio prevedendo dei nuovi incentivi che saranno decisi entro il 30 aprile, la decisione ha lasciato nello sgomento l’intero settore, oltre a tutte le associazioni ambientaliste e di categoria. Molti impianti, anche se in fase di realizzazione, non riusciranno ad entrare in esercizio entro fine Maggio e le aziende non possono fare previsioni o continuare ad investire nel settore. In Italia gli operatori che rischiano il posto di lavoro sono oltre 120000, persone che hanno investito con capitali, competenze ed aggiornamento nell’unico settore che ha resistito, in controtendenza, alla crisi economica. Solo nel padovano, uno dei più grandi distretti produttivi del settore, vi sono 4000 lavoratori coinvolti (link).
Da una nota ufficiale di Palazzo Chigi si legge che il decreto sarebbe stato fatto per "diversificare il nostro mix energetico, promuovendo quindi la produzione da fonti rinnovabili ed il ritorno al nucleare", quindi è ufficiale si tolgono i fondi alle rinnovabili per perseguire la più nefasta delle scelte quella nuclearista.
È anche per questo che LEGAMBIENTE fa appello a tutti per scendere a manifestare il proprio sdegno e la richiesta di ripristinare gli incentivi il prima possibile, aderendo alla manifestazione indetta dai sindacati per lunedì prossimo alle 9 sotto la sede di Confindustria di Padova alla Stanga. Uno sviluppo ed un’economia sostenibile e che guardano al futuro devono, per forza, puntare sulle rinnovabili e sulla Green Economy e per un grande NO AL NUCLEARE.