Il silenzio di Zanonato e DS

Il silenzio di Zanonato e DS E’ passato già del tempo dal referendum sulle torri all’Arcella, eppure continuano, e sono stati moltissimi, gli interventi per commentare il significato politico di quella consultazione. Parecchi sono stati coloro che hanno cercato di sminuirlo e distorcerlo, alcuni inventandosi anche il teorema degli ambientalisti oltranzisti (leggi Legambiente) che non vogliono lo sviluppo.
In verità questo fuoco di fila – particolarmente scoppiettante quello della Margherita, intervenuta con molti suoi uomini di punta a segnalare la sua preoccupazione che qualcosa cambi nel “business as usual” del governo della città – è l’ammissione del contrario. E’ l’ammissione che quella consultazione all’Arcella – un piccolo ma significativo test – pone due seri quesiti all’Amministrazione.
1) E’ corretta e condivisa dalla maggioranza dei cittadini la sua politica urbanistica?
2) Che ne è stato delle politiche partecipative promesse in campagna elettorale, di cui si trova ben poca traccia nella prassi amministrativa?
Tra i molti interventi è spiccato il silenzio di Zanonato e dei DS, salvo una lettera del capogruppo Zampieri pubblicata su Il Mattino in risposta a Menorello, che a sua volta rispondeva a Legambiente.
Ma da Sindaco e DS nessuna risposta è arrivata alla richiesta di Legambiente di aprire un pubblico dibattito sullo sviluppo urbanistico della città, eppure Padova e comuni contermini si stanno avviando ad approvare i nuovi piani regolatori (che adesso si chiamano PAT) ed è stata avviata l’elaborazione del PATI – il Piano di Assetto Territoriale Intercomunale, che può costituire un primo importante strumento di gestione del territorio a scala comprensoriale (che è la giusta dimensione territoriale per affrontare alla radice molti dei problemi della nostra città: da quelli del traffico e dei nuovi insediamenti produttivi e residenziali a quelli della chiusura dei cicli ecologici e del sistema del verde).
Lo ha fatto, come dicevamo prima, Domenico Menorello di Forza Italia. Certo, non dimentichiamo le differenze tra l’ex assessore alla mobilità e Legambiente, che sono ampie e note. Le ribadisce lo stesso Menorello nel suo recente intervento, ma d’altra parte assume e rilancia l’idea che Padova abbia bisogno di una grande e diffusa discussione sul suo futuro, e questa posizione è certamente positiva.
Perché Zanonato e i DS, invece, su questo continuano a tacere? Eppure è chiaro come il sole che la città si aspetta delle risposte sia dal Sindaco che dal maggiore partito che sostiene l’Amministrazione.
Che obiettivi hanno per il PAT e per il PATI? Possiamo attenderci una rottura con quell’urbanistica che ha prodotto errori come quello impedito a San Carlo, ma in via di compimento ad esempio a Canestrini, a Padova est, a Pontevigoadarzere in misura anche maggiore? Come si intende gestire la partecipazione nei Quartieri all’elaborazione dei PAT? Sulla carta ci sono delle linee guida interessanti, ma come saranno messe in pratica far à la differenza tra partecipazione vera e di facciata. Anche Legambiente aspetta delle risposte, e come sempre offre la propria collaborazione per la definizione di migliori Piani urbanistici.
Ma per collaborare serve, per iniziare, il dialogo.

 

Sergio Lironi, Presidente Legambiente Padova; Andrea Nicolello Rossi, Vice Presidente Legambiente Padova; Lucio Passi, Coordinatore Legambiente Padova