Dopo il senatore Sodano ed altri deputati forzisti, anche il Ministro Miccichè ha invocato il ritorno al nucleare civile in Italia. Per Legambiente è paradossale, antistorico e colpevolmente miope per il nostro Paese parlare di investimenti sulla costruzione di impianti per la produzione di energia nucleare.A parte le scontate opposizioni di larga parte del Paese ad ogni concreta ipotesi di ritorno al nucleare, resta che nessuno – Stato o privato – oggi sarebbe in grado di sostenere i costi di una nuova centrale. Tant’è che nei Paesi occidentali da anni non si costruiscono nuovi impianti. L’emergenza energetica in Italia va affrontata puntando decisamente sulle fonti energetiche rinnovabili, come stanno ormai facendo gran parte dei Paesi europei.
E per ribadire il suo no al ritorno del nucleare Legambiente organizza a Limena giovedì 23 giugno alle ore 21 presso il teatro Falcone Borsellino che si trova all’interno della Barchessa (dove c’è anche la sede comunale) un incontro pubblico con uno dei protagonisti della stagione referendaria che vide gli italiani votare a grande maggioranza per l’abbandono del nucleare: Gianni Mattioli, docente di fisica presso l’Università La Sapienza di Roma, già ministro ed ex sottosegretario all’ambiente.
Anche la scelta di Limena per l’incontro non è casuale, Infatti a Limena il Circolo di Legambiente da sei anni realizza localmente il progetto nazionale di Legambiente per ospitare i bambini di Chernobyl”. Si tratta di ospitare presso alcune famiglie residenti nei comuni di Limena o limitrofi un gruppo di bambini provenienti dalle zone contaminate dalle radiazioni nucleari dell’omonima centrale. Il progetto ha risvolti di tipo sanitario, permettendo ai bambini un soggiorno in ambienti non inquinati da radiazioni, e più in generale di tipo solidaristico, trattandosi di soggetti che anche a causa del disastro nucleare provocato dallo scoppio della centrale, vivono in ambienti socialmente disagiati.
Info – Legambiente Limena tel. 3286974800