Il vero problema è l’aria così inquinata da farci perdere interi anni di vita
Come ogni volta che si parla di limitazione della circolazione l’attenzione si è concentrata molto di più sulle targhe alterne è i possibili disagi e molto meno sul problema all’origine dei provvedimenti.
E il problema, è bene ricordarlo, è una situazione tale di inquinamento di micropolveri, costantemente al di sopra di tutti i limiti di legge, da mettere significativamente a rischio la salute di tutti noi. A cominciare dai bambini.
Infatti, un bambino nato oggi in Italia avrebbe mediamente un’aspettativa di vita di 82,5 anni… se abitasse in una zona meno inquinata del Veneto. Qui a causa dell’esposizione alle concentrazioni attuali delle PM10 l’aspettativa di vita scende di 13 mesi. Ma le cose non cambiano molto anche per chi oggi ha 20 o 40 anni e vive a Padova. Ecco i risultati sintetizzati in tabella 1.
TABELLA 1 (se la tabella risultasse illegibile vedere il file word allegato)
Eta’ |
Attesa di vita a 53 mg/m3 di PM10 |
Attesa di vita a 20 mg/m3 di PM10 |
Anni di Vita Persi |
0 |
81,4 |
82,5 |
1,1 |
20 |
61,8 |
63 |
1,1 |
40 |
42,2 |
43,3 |
1,1 |
60 |
24 |
24,9 |
1 |
80 |
9,7 |
10,4 |
0,7 |
Fonte: Legambiente Padova
Questi ultimi studi sono terribili- afferma Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente Padova – e confermano quanto Legambiente abbia avuto ragione, in questi anni, a lanciare l’allarme.
“Secondo lo studi Misa 2- afferma la Biologa Rina Guadagnini, Responsabile scientifica di Legambiente – una delle ricerche epidemiologiche più importanti nel campo dell’inquinamento atmosferico è possibile stimare con un’approssimazione molto precisa i danni causati dallo smog. Per esempio dove si respira un media di Pm10 oscillante tra i 50 e 60 microgrammi, come Padova, Vicenza Verona, l’aspettativa di vita statisticamente diminuisce di almeno un anno rispetto ad aree dove le micropolveri si attestano a venti microgrammi. (Venti microgrammi che per altro, è il limite di legge annuale che diventerà effettivo dal 2010). Una concentrazione di particolato normale per molti regioni d’Europa, soprattutto del nord, ma anche per alcune città d’Italia.Senza contare la sequela di malattie respiratorie e cardiovascolari che il Pm10 contribuisce ad innescare o ad aggravare.”
“Ad oggi, nonostante gli Assessori all’ambiente Bicciato (Comune) Marcato (Provincia), siano riusciti a compattare gran parte della cintura urbana di Padova sulle targhe alterne – sebbene il provvedimento siaindebolito da ben 29 deroghe!- la grande maggioranza dei comuni della nostra Provincia e della nostra Regione sono lontani dal prendere coscienza del problema, e ancor più dall’adottare provvedimenti. Eppure il problema è noto da diversi anni E’ uno schifo, sono comportamenti irresponsabili…. Quegli amministratori che non fanno nulla, in realtà, ledono la salute dei loro cittadini.” ConcludePassi.