Legambiente ha ideato un parcheggio custodito per le biciclette a Padova

Legambiente ha elaborato un progetto preliminare per la realizzazione di un parcheggio custodito per le biciclette da 180 posti a Palazzo Moroni, in via Oberdan, facendo propria un’idea logistica dell’assessore alla mobilità Ivo Rossi, che risponda alla richiesta di fronteggiare i furti, ma serva anche come punto per piccoli interventi di manutenzione, tra i quali la ricaricare delle bici elettriche. Un parcheggio che si può mantenere economicamente.

La proposta si inserisce nella campagna "A ruota libera 2", che prevede una petizione firmabile anche online sul sito www.legambientepadova.it, che in pochi giorni ha già raccolto un migliaio di firme,che punta ad ottenere quattro risultati: la messa in sicurezza degli incroci pericolosi e il completamento della rete ciclabile, la convivenza bici tram, la zona a ciclabilità diffusa in centro storico e più servizi alle due ruote.

Proprio nel solco di quest’ultimo punto si inserisce il progetto di park custodito, che è stato realizzato dall’ingegnere di Legambiente Juan Manuel Rodilla, in collaborazione con Ana Peinado. La consigliera comunale Giuliana Beltrame, che ha seguito fin dalla nascita il progetto, ha già dato disponibilità per sostenere il progetto nelle sedi istituzionali.

Una struttura di questo tipo sarebbe un passo importante per trasformare Padova in una vera città amica della bicicletta, dotandola di vari servizi per le due ruote, fra cui alcune strutture che offrano un servizio di custodia per le biciclette. Inoltre la nascita di nuovi parcheggi custoditi può portare a un parziale e graduale miglioramento delle condizioni del parco-bici cittadino che oggi sono in buona parte scadenti anche a causa della paura dei numerosi furti, aumentando così la sicurezza dei ciclisti.

Il progetto ideato da Rodilla prevede un servizio in grado di accogliere quasi 200 biciclette e di fornire inoltre servizi accessori quali in noleggio, la riparazione e la possibilità di ricarica per le biciclette elettriche. Il tutto potrebbe acquisire una valenza aggiuntiva tramite l’affidamento della gestione ad associazione e/o cooperative sociali (richiedenti asilo, ex-detenuti, anziani, immigrati.) che arricchirebbero il progetto con percorsi di integrazione- reinserimento sociale e al mondo del lavoro di persone svantaggiate. Il servizio di custodia delle biciclette è previsto nel Piano della Ciclabilità 2005-08 del settore Mobilità e si configura come un utile servizio pubblico particolarmente importante in una città inquinata e trafficata come Padova. Pertanto deve essere promosso e sostenuto dall’Amministrazione Comunale, la quale economicamente parlando dovrebbe o ccuparsi solo dello start-up, mentre per la gestione, una volta avviata, la struttura diventerà potenzialmente autosufficiente, attraverso i ricavi diretti del servizio di custodia, servizi accessori e dalla vendita di spazi pubblicitari.

Speriamo dunque che l’Amministrazione voglia valorizzare questa nostra proposta attivando il servizio. Abbiamo infatti dimostrato come le scelte sostenibili per l’ambiente possano essere valide anche dal punto di vista economico: Padova può diventare una capitale della bicicletta partendo anche da questi piccoli ma utili investimenti.

Andrea Ragona – gruppo bici Legambiente