Legambiente coglie l’occasione dell guasto all’inceneritore di San Lazzaro per chiedere la chiusura delle linee uno e due dell’inceneritore appena pronta la terza linea, laddove si realizzi.
"È l’ennesima dimostrazione che serve un ammodernamento tecnologico degli impianti che dia garanzie e certezze alla popolazione, in attesa di arrivare ad un obiettivo di riciclo totale dei rifiuti, realisticamente tra 10 o 15 anni – commenta Davide Sabbadin responsabile regionale per l’energia di Legambiente. Questo incidente, le cui cause e i cui effettii cui effetti devono essere investigati quanto prima, va visto come campanello d’allarme che ci deve fare riflettere sulla vicenda della terza linea.
Senza terza linea la discarica di Sant’Urbano presto si esaurirà, anche passando ad una raccolta differenziata spinta -obbligatoriamente da allargare a tutto il territorio comunale, secondo noi- ma la terza linea deve alimentarsi solo della frazione non riciclabile dei rifiuti e deve tassativamente segnare la chiusura delle attuali, troppo vecchie per continuare a rimanere in esercizio.
In generale serve buon senso e tutela dell’interesse pubblico nella realizzazione di impianti e nella loro gestione, per dare garanzie che l’epoca delle discariche e degli inceneritori, oggi necessari, finisca in tempi celeri e certi senza dilungarsi per interessi economici o inerzia politica."