Una relazione d’amore inizia nel 1990 a New York. Protagonisti lo stesso autore e Giovanni Forti, corrispondente de "L’Espresso". I due sono uniti non solo dalla comune omosessualità, che Shapiro accetta senza tutti i problemi di Forti, ma anche dalla comune esperienza di paternità e dalla comune origine ebraica. Shapiro è infatti padre adottivo di un ragazzo, Zac, che vive insieme alla coppia, mentre Forti è padre biologico di un ragazzo avuto da una relazione eterosessuale pregressa.
Momenti belli alternati a quelli difficili innescati talora dal carattere alquanto egocentrico di Forti, sono superati dall’amore che spinge i due a celebrare un "matrimonio" simbolico presso una congregazione ebraica gay di New York. Nella storia si inserisce un terzo incomodo, un "intruso": l’Aids.
Forti è siero positivo, uno dei primi che ha reso pubblica la sua condizione in Italia. Il 16 febbraio 1992 Forti pubblica su "L’Espresso" una cronaca limpida, ed insieme ottimista, della sua malattia, che ormai è in fase avanzata. Poco dopo muore a soli 38 anni. "L’Espresso" gli dedica la copertina e pubblica il suo ultimo scritto.
L’Intruso, racconto di Brett Shapiro, Feltrinelli 1993
Vito Santoli