Il Presidente dell’Ascom Fernando Zilio, a proposito dei provvedimenti antismog proposti dall’Assessore all’ambiente Alessandro Zan, il 5 ottobre ha dichiarato su Il Gazzettino: “per tenersi buoni 4 ambientalisti scalmanati si rischia di mandare un messaggio devastante per il commercio in città”. Zilio, probabilmente, parlando degli ambientalisti, si riferiva a Legambiente. Ma vogliamo rassicurarlo: rompendo con la buona pratica del suo predecessore all’Ambiente, Francesco Bicciato, l’assessore Zan non si è peritato di confrontarsi con Legambiente né, crediamo, con altre parti sociali, prima di rendere noti alla stampa (ma non a noi, fino a poche ore fa) i provvedimenti antismog. Con buona pace della partecipazione… Ci chiediamo cosa ne pensino i militanti di Sinistra Ecologia e Liberà, il partito che ha espresso l’Assessore all’Ambiente, di questo atteggiamento.
Quanto al contenuto dei provvedimenti (leggi qui): sono poco strutturali e perciò nel complesso ancora troppo deboli per combattere l’ampiezza dell’inquinamento atmosferico che attanaglia Padova (per i dati aggiornati leggi qui.
Le novità rispetto allo scorso anno sembrano essere due:
La prima: limitazione in entrata in città, dopo le 8.00, dei non residenti alla guida delle auto più inquinanti, che non potranno usufruire della finestra concessa ai residenti dalle 12 alle 16. Questo, potenzialmente, potrebbe essere un primo tassello di quelle misure permanenti, e ben più articolate – da sempre chieste da Legambiente – volte a limitare il traffico e a potenziare i mezzi pubblici, come l’Ecopass o “l’abbonamento alla città”. Potrebbe… Intanto ci chiediamo: l’assessore Zan sta attivando i necessari provvedimenti a corollario della limitazione dell’entrata in città (es. più corse dei bus dai parcheggi scambiatori nelle ore di entrata e uscita dalle città, ed adeguati controlli agli accessi cittadini)? Non ci è dato di saperlo.
La seconda: in realtà non si tratta di una vera novità, perché l’Assessore la annuncia dal 2009. Si tratta dell’istituzione di “zone a bassa emissione” in ogni quartiere. Sarà la volta buona? Ma attenzione non si tratta di zone pedonalizzate, come il nome lascerebbe intendere, ma di “zone 30” (divieto di non superare i 30 chilometri orari), dove quindi di fatto non cesseranno le emissioni inquinanti. Zone che Legambiente vede favorevolmente, perché sono buone pratiche di moderazione del traffico e sicurezza stradale, ma non le si spacci per provvedimenti antismog.