Manutenzione delle mura del Cinquecento con il coinvolgimento dei detenuti

Con l’arrivo della buona stagione diventa ben visibile la vegetazione infestante che cresce, ogni anno, sopra le mura cinquecentesche provocando dei danni molto gravi.
Il valore storico e monumentale della cerchia muraria padovana viene costantemente ribadito da numerose associazioni ambientaliste cittadine ormai da decenni.

Ma da decenni le Giunte comunali e in particolare l’assessorato ai beni monumentali rifiuta la richiesta di eliminare annualmente la vegetazione infestante che reca gravi danni alla cerchia muraria cinquecentesca.
L’eliminazione annuale della vegetazione infestante sulle mura cinquecentesche è una operazione indipendente dagli interventi di restauro spesso condizionati dai contributi della Regione del Veneto.

Essa è necessaria e indispensabile. Necessario e indispensabile è programmare sia i fondi che le squadre per il costante intervento per l’opera di manutenzione ordinaria e la rimozione annuale della vegetazione spontanea infestante le mura.
Gli Amissi del Piovego fin dal 2009 hanno proposto all’Assessore ai Lavori Pubblici- Edilizia monumentale dott.ssa Luisa Boldrin di coinvolgere i detenuti del carcere Due Palazzi di Padova in regime di semilibertà, per tramite della cooperativa sociale AltraCittà, per formarli ed occuparli nella manutenzione ordinaria della cerchia muraria cinquecentesca. E’ opera di rieducazione del condannato e reinserimento sociale, previsto dalla Costituzione, e di simbolico risarcimento del patrimonio comune (l’ultima richiesta in ordine di tempo è del maggio 2011).

La risposta dell’Amministrazione comunale, per voce dell’assessore Boldrin è stata la seguente (e-mail 24-05-2011):
“riscontro la sua sollecitazione precisando che, come abbiamo già spiegato negli anni corsi all’associazione Amissi del Piovego, il trattamento della vegetazione, che avvolge le mura, non può esser affidato che a professionisti specializzati. Abbiamo effettuato qualche intervento con gli studenti dell’Istituto Agrario, che non hanno lavorato in autonomia, ma con la direttiva e la collaborazione degli insegnanti e dei nostri tecnici”.

Ricordiiamo che gli Amissi del Piovego, a seguito delle convenzioni stipulate con la Cooperativa AltraCittà, ospitano nella propria sede in Golena di San Prosdocimo (detta San Massimo) un detenuto in regime di semilibertà per attività a favore dell’associazione a sua volta impegnata nel servizio reso al Comune e alla cittadinanza, (delibera di giunta comunale n. 2409 del 21/12/1995 – sindaco F. Zanonato).
Secondo quanto previsto nell’accordo Amissi-AltraCittà, è stata congiuntamente elaborata una proposta per il Comune di Padova per impiegare detenuti per la manutenzione ordinaria delle mura, in particolare la rimozione della vegetazione annuale spontanea, previo corso di preparazione, e sotto controllo del Comune di Padova.

Questa proposta prevedeva:
1) svolgimento di un corso specialistico presso la scuola edile di Padova;
2) inserimento dei detenuti partecipanti in affiancamento delle imprese incaricate alla manutenzione ordinaria e rimozione vegetazione spontanea annuali delle mura del Cinquecento.

Ribadendo quindi che:
– i detenuti coinvolti dovranno essere “specialisti”, e come gli studenti dell’Agrario dovranno operare sotto direttiva e collaborazione con i tecnici comunali;
– affinché i detenuti incaricati diventino “specialisti”, almeno quanto gli studenti dell’Agrario,

è indispensabile coordinare l’avvio di apposito corso formativo, d’intesa con l’amministrazione penitenziaria. In tal senso la cooperativa Altra Città, può intervenire in quanto operatore specializzato e autorizzato, operante da anni con il carcere Due Palazzi;
– al termine del percorso formativo i detenuti partecipanti potranno essere affiancati alle imprese incaricate, favorendo l’aumento dell’attività. Le norme prevedono agevolazioni anche economiche per l’inserimento di detenuti nell’attività lavorativa;
– i detenuti in regime di semi-libertà lavoreranno secondo i tempi e le modalità da concordare tra le diverse amministrazioni comune-carcere, e secondo il programma di manutenzione ordinaria e rimozione vegetazione spontanea annuali, che ha redatto il comune di Padova per le mura del Cinquecento.

Chiediamo:
1. il rispetto dell’art. 27 comma 3 della Costituzione italiana;
2. che sia reso pubblico il programma di manutenzione ordinaria e rimozione vegetazione
spontanea annuali emesso dall’amministrazione comunale per le mura del Cinquecento;
3. che sia data risposta alla nostra richiesta 19 gennaio 2008

Maurizio Ulliana – Presidente Amissi del Piovego