Il 2006 è alla fine e Legambiente stila un bilancio per quanto riguarda l´inquinamento da Pm10 (dati aggiornati al 29 dicembre).
Limite annuale. Il limite di legge annuale (DMA 60/02) fissato per il Pm10 è di 40 microgrammi per metrocubo d´aria. La media annuale del Pm10 a Padova nel 2006 è stata di 53 microgrammi, diminuendo di 3 microgrammi rispetto ai 56 del 2005. (Vedi tabella 2 nel dossier).
Limite giornaliero. Per legge in un anno non possono essere più di 35 i giorni in cui le polveri sottili superano i 50 microgrammi nelle 24 ore. A Padova si sono contati 178 superamenti, in linea con quanto registrato nel resto dei capoluoghi veneti. (Vedi tabella 3 nel dossier). Un numero altissimo, anche se inferiore ai 195 registrati nel 2005.
Limite giornaliero. Per legge in un anno non possono essere più di 35 i giorni in cui le polveri sottili superano i 50 microgrammi nelle 24 ore. A Padova si sono contati 178 superamenti, in linea con quanto registrato nel resto dei capoluoghi veneti. (Vedi tabella 3 nel dossier). Un numero altissimo, anche se inferiore ai 195 registrati nel 2005.
"E´ ancora troppo presto per capire se il lieve calo di Pm10, rispetto agli anni precedenti, sia l´inizio di una tendenza di diminuzione delle micropolveri, o se sia un fatto isolato, dovuto all´andamento climatico del 2006 – commenta Lucio Passi, Coordinatore cittadino di Legambiente. In ogni caso Padova supera ancora di molto sia il limite di legge annuale, che quello giornaliero. Limiti che, per altro, non rappresentano la soglia di sicurezza: infatti l´Unione Europea sta valutando di abbassarli.
Mi piace pensare che la lieve diminuzione sia il risultato degli interventi strutturali messi in campo dal Comune e in particolare dall´assessore all´ambiente Francesco Bicciato, ma per dirlo dobbiamo vedere se la tenenza si conferma nel prossimo periodo. E Padova, da sola, non può più di tanto. Purtroppo la volontà politica di affrontare con decisione il problema è tutt´altro che diffusa. La regione, infatti, conferma il suo immobilismo non coordinando in alcun modo le azioni, e scaricando il problema ai Comuni. Anzi si è perfino rimangiata i 10 milioni del fondo di rotazione (già di per se una cifra assolutamente inadeguata) promessi dall´assessore all´ambiente Conta a giugno e poi confermati a settembre, ma che province e comuni nel 2006 non hanno visto, e non si sa nemmeno se li vedranno nel 2007"
"A Padova comunque – conclude Passi – stiamo ancora aspettando l´attuazione del piano per il potenziamento del trasporto pubblico urbano (aumento delle frequenze delle principali linee) finanziato con le multe dei trasgressori della ZTL. Piano che se attuato con convinzione porterebbe molti automobilisti a convertirsi al mezzo pubblico, con la conseguente diminuzione di emissioni di inquinanti. La cosa dipende dall´assessore mobilità Ivo Rossi, che stiamo "tenendo d´occhio" con la massima attenzione.