Nemmeno la nevicata di martedì 18 ha fermato il Pm10. Anzi, secondo le centraline automatiche dell’ARPAV è perfino aumentato rispetto al girono precedente. 89 microgrammi per metrocubo d’aria martedì contro gli 81 di lunedì, quando il limite giornaliero di legge è di 50. Belluno a parte, in tutti i capoluoghi del Veneto le polveri sottili ieri hanno ancora una volta superato abbondantemente il limite di legge. A Padova siamo al 20 giorno consecutivo di superamento del limite.
E’ senz’altro una buona notizia quanto leggiamo sui giornali di oggi, e cioè che il Tram avrà quattro e non tre carrozze[1], perché ciò significherà che, a seconda della frequenza e della durata giornaliera del servizio, si potrebbe aumentare l’offerta di trasporto pubblico a Padova di 25mila-35mila spostamenti al giorno. Tutti spostamenti che potrebbero non avvenire più su auto (il condizionale d’obbligo) diminuendo l’ inquinamento atmosferico prodotto dal traffico. Purtroppo questo non basterà ancora per cambiare radicalmente la situazione, se si considera che oggi, a Padova, si rilevano già più di 800mila spostamenti al giorno, di cui solo 100mila avvengono su mezzi pubblici. Perché ci sia un’inversione di tendenza significativa il trasporto collettivo per le persone, e le piattaforme logistiche per le merci, dovrebbe assorbire almeno 250-300 mila spostamenti al giorno. Cioè il triplo dell’attuale. Quindi maggiori investimenti di Comuni, Province e Regione sul trasporto collettivo a livello metropolitano e regionale restano la priorità numero uno che in nostri amministratori dovrebbero darsi.
Ma mentre aspettiamo il Tram gli interventi di contrasto dello smog devono essere intensificati e resi più incisivi. Se la situazione non cambia servirebbe subito una Domenica di blocco totale del traffico al livello regionale.