Il Comitato spontaneo per la pista ciclabile di Chiesanuova e Legambiente hanno avuto un importante incontro con l´assessore Ivo Rossi e i tecnici del Comune, sulla questione della messa in sicurezza della pista ciclabile di Chiesanuova. Eccone il resoconto.
L´atmosfera dell’incontro è stata costruttiva. Abbiamo confrontato rispettive proposte e siamo riusciti a convergere su un pacchetto di interventi da attuare con la massima urgenza per una maggior sicurezza delle bici negli attraversamenti del Cavalcavia grazie al rallentamento delle auto, al miglioramento della visibilità e ad una segnaletica volta ad creare maggior attenzione nei ciclisti e soprattutto negli automobilisti.
Nello specifico l’Assessorato si è impegnato a correggere i raggi di curvatura delle rampe e a spostare gli attraversamenti ciclo-pedonali per ottenere un incrocio ortogonale tra autoveicoli e biciclette, con conseguente aumento della visibilità reciproca. Il tutto unitamente a un´adeguata segnaletica, anche luminosa, e soprattutto alla disposizione di rallentatori per gli autoveicoli, in opportuno anticipo rispetto al passaggio stesso.
Come parte integrante del progetto abbiamo chiesto anche la chiusura della pericolosa via Pacinotti, ai piedi del cavalcavia, per i veicoli in uscita.
Il Comune da almeno tre anni ha chiesto un finanziamento dal Ministero dei Trasporti per un progetto denominato Promix che permetterà di intervenire sulla tutta la via, ciclabile compresa.
Comitato e Legambiente però chiedono con forza che il Comune anticipi immediatamente i soldi necessari per cominciare al più presto i lavori sul Cavalcavia che risulta essere il punto più pericoloso.
Per quanto riguarda il resto della via il Settore Mobilità si dice disponibile a valutare la chiusura di alcuni accessi alle strade laterali grazie alle nuove rotonde previa una discussione partecipata all’interno del Quartiere.
Purtroppo non c´è stato ancora un chiaro accordo su altre importanti richieste come quella di dare la precedenza alle biciclette negli attraversamenti una volta messi in sicurezza. Questa soluzione, oltre ad essere quella prevista dal Codice della strada, permetterebbe di eliminare il fattore incertezza e soprattutto di regolare il traffico veicolare con una maggior attenzione verso i ciclisti, che andranno comunque avvertiti del pericolo.
Positivo, anche se ancora molto vago, è l´impegno a valutare nel futuro l´impiego dell´asse ciclabile via Pelosa – via Palestro, con la costruzione di una passerella.
Per quanto riguarda la richiesta di stop al traffico pesante nelle ore di punta dei ciclisti l’Assessore pur manifestando perplessità si è riservato di effettuare una valutazione. Vista la fortissima richiesta di questo intervento, la drammatica situazione di via Chiesanuova e la ragionevolezza della proposta -solo quattro ore di stop al giorno e con una reale alternativa rappresentata da via Mazzini, Ponterotto e Limena- restiamo in attenta attesa di una sollecita risposta.
Marco Pavin – Portavoce del Comitato spontaneo per la pista ciclabile di Chiesanuova
Sandro Ginestri – Gruppo Bici Legambiente Padova