NUOVO STUDIO OMS: PM10 MAI PIù DI 20 MICROGRAMMI
Legambiente: “Il Veneto lontanissimo da questo obiettivo”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato la sfida a tutti i governi del mondo per migliorare la qualità dell’aria nelle loro città e proteggere la salute dei cittadini. L’appello giunge con la pubblicazione delle nuove linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria, in cui i limiti per gli agenti inquinanti sono decisamente più bassi degli attuali. L’OMS stima che riducendo l’inquinamento da Pm10 a 20 microgrammi per metro cubo,  si possano ridurre i decessi di circa il 15%. Sempre secondo l’OMS l’inquinamento dell’aria è la causa di circa 2 milioni di morti premature nel mondo ogni anno.

 

“Purtroppo – commenta Lucio Passi di Legambiente Venetole nostre città sono lontanissime dal raggiungere l’obiettivo richiesto dall’OMS. Padova, Vicenza e Verona in questi anni hanno registrato medie annuali di Pm10 osciallanti tra i 57 e 60 microgrammi. Rovigo e Mestre sono sui 50. In questi anni, grazie al menefreghismo della Regione Veneto, che non investe in alternative alle auto ed ai camion per il trasporto di persone e merci, che sono la fonte principale di emissione di Pm10, e non coordina nemmeno i provvedimenti tampone, non siamo nemmeno riusciti ad avvicinarci al limite di legge annuale che è di 40 microgrammi.

 

Il quadro è desolante e i comuni lasciati a loro stessi ricorrono a espedienti di facciata come il blocco delle auto non catalizzate. Solo il Comune di Padova sembra voler investire seriamente sul Trasporto pubblico locale, stanziando un milione e 700 euro all’anno per aumentare le frequenze del bus. Aspettiamo a giorni il via operativo.

La Regione dal 1996 non aumenta i trasferimenti di risorse ai comuni per il TPL, è necessario non solo sbloccare il fondo, ma investimenti straordinari per la mobilità sostenibile,- conclude Passi.”