“Ieri la stazione di monitoraggio Arpav che rileva l’inquinamento di fondo ha registrato il 75esimo giorno di superamento del valore per la protezione umana dell’Ozono – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – esattamente tre volte i 25 giorni di superamento della soglia di 120 microgrammi per metro cubo d’aria consentiti per legge.”
Un numero di superamenti ben più alto di quello registrato lo scorso anno, dalla medesima centralina, quando i superamenti sono stati 52. Ma il poco lusinghiero record non finisce qui. Per l’Ozono Padova è anche la città più inquinata del Veneto. Con i sui 75 giorni di sforamento supera Treviso (69), Verona (58), Vicenza (52) Venezia (47) e Belluno (35).
Ma i guai per l’aria di Padova non sono finiti qui. Questo inverno il Pm10 ha già collezionato 51 sforamenti, di più dei 35 concessi dalla legge. E con i mesi più freddi i superamenti delle polveri sottili si ripresenteranno.“Inquinamto atmosferico cronico, quindi, – conclude Passi.
L’ Amministrazione comunale non può continuare a procrastinare serie misure e politiche di contrasto dello smog, che vuol dire intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana, disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci.