OZONO: ANCHE IERI ED OGGI SUPERATO IL LIMITE
Dopo l’Arcella superato il limite d’attenzione anche alla Mandria

Da giovedì l’ozono a Padova continua a superare il limite d’attenzione (180 microgrammi per metro cubo d’aria). Ieri la centralina dell’Arcella e quella della Mandria hanno registrato circa 190 microgrammi, e ancora più alti sono i valori segnalati a Monselice ed Este.

“L’ozono che respiriamo – spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – è prodotto da alti livelli di radiazioni solari e alte temperature dell’aria che trasformano i cosiddetti inquinanti "precursori": ossidi di azoto e i composti organici volatili, dei quali fa parte il benzo (a) pirene. Entrambi a Padova superano il limite annuale di legge.  Sono quindi necessarie misure di riduzione delle emissioni, che devono essere adottate prima del verificarsi dei picchi di inquinamento da ozono. Insomma per evitare di vivere in una camera a gas respirando Pm10 d’inverno e Ozono d’estate bisogna ridurre il traffico."

L’ozono è pericoloso perché riduce la funzione polmonare. Oltre i 180 microgrammi l’ozono può rendere più difficile respirare profondamente, e se si sta facendo una attività faticosa all’aperto ci si rende conto di respirare più in fretta e meno profondamente che di norma. Inoltre l‘ozono può aggravare l’asma e altre patologie respiratorie, ed anche le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti. Infine l‘ozono può provocare l’infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie. Se succede frequentemente vi possono essere dei danni a lungo termine, con una riduzione della qualità della vita.