OZONO ARIA DI PADOVA DUE VOLTE FUORI LEGGE

Ieri a Padova siamo giunti a 50 giorni di superamento del limite dell’ozono. “E’ stato doppiato – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – il numero di giorni di superamento del limite dell’ozono ammesso dalla legge (Dlgs 183/04), che è di 25. Continua Passi – “oltre ai noti effetti acuti dovuti ad alte concentrazioni d’ozono, dai 180 microgrammi in su, vanno tenuti in grande considerazione anche i danni sul lungo periodo provocati dall’esposizione a minori, ma ripetute, concentrazioni d’ozono: per questo è stato introdotto il limite dei 120 microgrammi da non superarsi più di 25 giorni l’anno. Per esempio, ripetute esposizioni all’ozono dei polmoni in fase di sviluppo dei bambini possono portare ad una riduzione della funzione polmonare una volta adulti. Inoltre, l’esposizione all’ozono degli adulti può accelerare il naturale processo d’invecchiamento della funzione polmonare.

E tra poco rientreremo nella fase acuta dell’inquinamento da polveri sottili (PM10) che si manifesta più frequentemente nei mesi più freddi. Ozono e Pm10 sono causati da tutto il traffico veicolare – e non solo i camion di moldavi e rumeni come sembra sostenere l’Assessore regionale Conte –  che va disincentivando globalmente.

Bisogna iniziare a lavorare almeno sul controllo e moderazione del traffico in entrata in città (250mila spostamenti al giorno): questo si può fare con l’Ecopass o con il sistema dei crediti degli accessi: un monte-accessi gratuiti alla città, superato il quale il “cityuser” deve scegliere se usare mezzi sostenibili (bicicletta, trasporto pubblico, carpooling, carsharing ecc.) o comprare nuovi accessi, che finanzieranno il potenziamento della rete dei trasporti alternativi.

Per altro, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente l’inquinamento prodotto dai mezzi su gomma costa ai cittadini europei circa 100 miliardi euro l’anno in giorni di lavoro persi e spese sanitarie. Per l’Agenzia Europea per l’Ambiente, e già per molti paesi della UE l’unica via far pagare è i costi dello smog ai mezzi più inquinanti, con tariffazioni o pedaggi ad hoc.

Si abbassi inoltre il limite di velocità a 30km orari in tutta la città per garantire maggiore sicurezza a pedoni e ciclisiti, incentivando così spostamenti senz’auto per i percorsi urbani.