Anche oggi, sabato 17 luglio, la centralina dell’Arcella, alle ore 13, ha misurato il superamento dell’ozono oltre la soglia di attenzione.
Ozono sopra il limite d’attenzione a Padova da quattro giorni consecutivi. Giovedì la centralina dell’Arcella ha registrato l’inquinate a 184 microgrammi per metro cubo d’aria all’Arcella (superando la soglia d’attenzione), mentre già mercoledì lo aveva fatto alla Mandria con 181. Ieri entrambe le centraline hanno registrato 190 microgrammi. E non basta, sempre ieri anche il Pm10 ha superato il limite di legge con 53 microgrammi registrati dalle centralina della Mandria.
Oggi (sabato 17) alle ore 13 la centraina dell’Arcella aveva già misurato il superamento dell’ozono oltre la soglia di attenzione.
I due inquinanti sono sinergici – spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – ed amplificano l’uno gli effetti dell’altro che si esplicitano in attacchi d’asma, irritazioni alle mucose e infiammazioni dell’apparato respiratorio. Oltre ai disturbi e ai danni alle funzionalità ed all’apparato respiratorio che Ozono e Pm10 separatamente causano, in sinergia li aggravano ed aumentano il rischio di disturbi e danni cardiovascolari.
La compresenza dei due inquinanti insieme ripropone quello smog come serio problema ambientale e sanitario. Gli interventi per diminuire il volume del traffico, fonte primaria dell’inquinamento atmosferico nella nostra città, appaiono ancora insufficienti. A Padova bisognerebbe diminuire almeno di un terzo gli oltre 500 spostamenti giornalieri su auto e furgoni, spostandoli su altre modalità di trasporto.